(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] un primato culturale che durerà fino agli anni Sessanta. Tuttavia nelle loro opere, accanto alla difesa del valore del movimentomoderno, si riscontra una forte tendenza verso una sorta di formalismo, spesso evidenziato nella ricerca di una singola e ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] è una tendenza critica, promossa nel 1961 da P. Johnson, nei confronti degli assunti del razionalismo o del cosiddetto MovimentoModerno (il concetto di funzione, la flessibilità distributiva, la pianta libera ecc.). I testi di P. Blake (Form follows ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] contrasto con l’astrazione medievale, mentre si dirà ‘realista’ un quadro di G. Courbet, ‘realisti’ gli iniziatori del movimentomoderno nelle Fiandre, nel 15° sec., e ‘verista’ certa pittura del tardo 19° sec. che, muovendo da premesse filosofiche ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] per un profondo rinnovamento del dibattito architettonico in I.; se nel periodo delle prime impostazioni teoriche del movimentomoderno la Gran Bretagna, ancorata alla ricca tradizione di architettura come confort, aveva avuto un ruolo in sordina ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] trasse impulso soprattutto dallo Stato e dai capitali stranieri e che nello stesso tempo favorì la nascita di un modernomovimento operaio. Dopo la sconfitta subita nella guerra russo-giapponese (1904-05) scoppiò la prima rivoluzione russa. Lo zar fu ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] possono avere accompagnato per vie autonome, o anche preceduto, il movimento di formazione del R. in Germania; ma è in Germania l’arte medievale, ne afferma la vicinanza spirituale all’uomo moderno. E al tempo stesso si precisano le esigenze di stile. ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] du siècle). Un luogo a parte spetta all’arte personalissima e moderna di Stendhal, consacrata da due grandi romanzi: Le Rouge et le pur non coincidendo che in parte con il grande movimento poetico del principio dell’Ottocento, s’inquadrano in quella ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] idaltu, la forma che ha preceduto H. sapiens anatomicamente moderno, rinvenuto in Etiopia nel sito di Omo Kibish e in la Somalia. Sorgono in A. e nel resto del mondo movimenti di solidarietà verso la causa etiopica.
1940-1945 La Seconda guerra ...
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Romanziere italiano (Vicenza 1842 - ivi 1911). Indagò nelle sue opere il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti (Malombra, 1881; Daniele Cortis, 1884; Piccolo mondo antico, 1895, ritenuto il suo [...] dapprima nella Nuova Antologia, 16 dic. 1900 segg.) e Il Santo (1906), terzo romanzo della trilogia. Erano gli anni del movimentomodernista, al quale, almeno in un secondo tempo, F. partecipò con ardore, accettandone in pieno, tra l'altro, il punto ...
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Uomo politico e letterato francese (Martigues, Provenza, 1868 - Saint-Symphorien, Tours, 1952). Teorico del movimento nazionalista e monarchico dell'Action française, espresse le sue teorie politiche in [...] parte attiva nell'affare Dreyfus inneggiando al ridestato antisemitismo; combatté tutti gli sviluppi del pensiero moderno (razionalismo, liberalismo, socialismo, ecc.) e soprattutto il Romanticismo quale disordine letterario e confusione mentale e ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...