CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] ] e VII [1933]), uno dei massimi dirigenti del movimento accademico clerico-fascista, in armi contro laicismo, liberalismo e al Renan, del Petrarca umanista e primo uomo moderno; rivendicò il carattere prevalentemente allegorico dell'innamoramento e ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] rinascimentale nordica.
In senso specifico, si intende con e. il movimento artistico sviluppatosi in Germania all’inizio del 20° sec., con l ( urlo espressionista), l’uso di ogni più moderno accorgimento scenico (le proiezioni soprattutto) e un ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] Di de Saint Simon era l’idea che la società moderna fosse caratterizzata dall’industria e dalla produzione in genere; lo studio sul campo di circoscritti fatti religiosi: ruoli, movimenti, istituzioni, pratica ecc. Nota dominante e ricorrente delle ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] ma ormai si trattava di attività filologica nel senso moderno, che escludeva cioè quei fini di costruzione integrale dell aggraziato della carolina. Già con Petrarca ebbe inizio il movimento di reazione contro la scrittura gotica dominante; con ...
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Arte
Movimento artistico sviluppatosi in Italia tra terzo e quarto decennio del 20° secolo. In un generale clima di ritorno all’ordine, il recupero della tradizione italiana primitiva e rinascimentale, [...] gruppo originario, passò dunque, dopo il 1926, a indicare un movimento più vasto mirante a esprimere i valori del nazionalismo fascista. Nonostante chiave mitica e magica la realtà del mondo moderno. Di tale ambizioso progetto, lo stesso Bontempelli ...
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Scrittore svedese (Växjö 1891 - Danderyd, Stoccolma, 1974). Figura tra le più rappresentative del panorama letterario svedese della prima metà del 20° sec., molta della sua produzione è stata animata da [...] dopo il primo decennio del secolo, come fautore del movimento espressionistico nella lirica (Ångest "Angoscia", 1916), nella narrativa volutamente nuda e monumentale, raffigurante il dramma dell'uomo moderno, posto al bivio fra bene e male, assetato ...
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Componimento poetico di argomento religioso e di carattere popolare, proprio della letteratura italiana medievale. Nacque probabilmente fra l’Umbria e la Toscana (Iacopone, Guittone), si diffuse largamente [...] in relazione al movimento dei disciplinati o flagellanti (1260) e fiorì sino alla fine del 15° secolo. La primitiva forma metro poetico, la tendenza tonale verso il maggiore-minore moderno. La composizione rimane però ancora monodica (di laude ...
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Moretti, Franco. - Critico letterario italiano (n. Sondrio 1950). Dopo essere stato docente presso l'Università degli Studi di Salerno e presso l'Università degli Studi di Verona, ha insegnato Letteratura [...] Il romanzo di formazione (1986), Segni e stili del moderno (1987), Opere mondo (1994), Atlante del romanzo europeo 1800 Il borghese (2017), Un paese lontano (2019) e Falso movimento (2022). Ha inoltre curato un vasto studio critico in cinque volumi ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] di pericolosità, e non a caso è letto da alcuni studiosi come una 'moderna utopia giacobina antimoderna': un'utopia nata dalla modernità, e definita giacobina perché i movimenti che si richiamano a essa, come quelli che si rifanno alle ideologie ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] nel 1976, si sforza comunque di dare a questo movimento un quadro istituzionale. Essa pubblica in più lingue la rivista studiata da J.D. Lyons in The rhetoric of example in early modern France and Italy (1989). La funzione delle ''massime'' è stata ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...