CORBELLINI, Guido
Giuseppe Sircana
Ernesto Stagni
Nacque ad Ancona il 28 giugno 1890 da Vittore ed Edvige Griffini in una famiglia di origine lombarda. Fu alunno del collegio "Ghislieri" di Pavia e [...] , migliorata dalla costruzione di impianti e di materiale rotabile più moderno; l'operazione "ricostruzione ferroviaria" rimise altresì in movimento energie ed attività industriali specializzate (imprese di costruzione, industria ferroviaria ...
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Madagascar
Isola e repubblica nell’Oceano Indiano, situata a S-E del continente africano. Il M. è abitato da una popolazione linguisticamente omogenea (il malgascio è una lingua maleo-polinesiana), formatasi [...] e unificò oltre due terzi dell’isola, ponendo le basi del moderno Stato malgascio. La regina Ranavalona I (1828-61), vedova è stato rieletto nel 2006. Dal gennaio 2009 un movimento di protesta capeggiato dal sindaco della capitale, A. Rajoelina ...
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al-Kufa
Città dell’Iraq centrale sulle rive dell’Eufrate, a poca distanza da Najaf. Fondata nel 638, fu, con Bassora, una delle due città-accampamento dalle quali mosse la conquista dell’Iran sasanide [...] elaborazione culturale e religiosa dell’impero islamico. Legata al movimento alide, al-K. fu scelta brevemente dagli Abbasidi come di decadenza secolare, proseguita in epoca ottomana. Nell’Iraq moderno, al-K. è uno dei principali centri religiosi ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] grandi potenze. All’inizio del 20° sec. sorsero movimenti nazionalisti (per es. l’Action française, la Lega pangermanica ceti popolari. Si è così attribuita la genesi della n. moderna all’esigenza, propria dei sistemi economici industriali, di agire ...
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Storico (Roma 1914 - Torino 1994), figlio di Lionello. Esponente attivo del movimento Giustizia e Libertà in Italia e all'estero, fu condannato al carcere e al confino dal regime fascista. Dopo la liberazione [...] e politica nel Settecento europeo e nell'Ottocento russo, svolse ricerche fondamentali sull'illuminismo e sulle origini del socialismo moderno, mettendo in luce il nesso tra passione intellettuale, utopia e riforme. Tra le sue opere si ricordano in ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] d’America (1776). Il modello per eccellenza della rivoluzione moderna e delle sue dinamiche fu tuttavia incarnato dalla R. Cecoslovacchia (1989). Sono state chiamate r. anche quei movimenti filo-occidentali che nei paesi ex sovietici si sono opposti ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] ma ormai si trattava di attività filologica nel senso moderno, che escludeva cioè quei fini di costruzione integrale dell aggraziato della carolina. Già con Petrarca ebbe inizio il movimento di reazione contro la scrittura gotica dominante; con ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] trasse solo le implicazioni teologiche, era destinato a segnare il pensiero moderno e gli sviluppi della filosofia tedesca. La fede come essere di , ma anche di fronte agli sviluppi del movimento riformatore di cui egli, scomunicato e bandito, ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] fasi nel processo di formazione e trasformazione dei p. moderni. La prima riguarda la divisione politica avvenuta in presto un modello organizzativo per i movimenti operai degli altri paesi. Al movimento operaio era permesso di esistere legalmente, ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] e dell’attesa escatologica furono legati, nel Medioevo, alcuni movimenti di r.: tale, per es., il gioachimismo che, a lungo dibattuto sul contributo della R. alla formazione del mondo moderno. Vari sono i pareri, però è riconosciuto da tutti che la ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...