Vedi VEIO dell'anno: 1966 - 1997
VEIO (Veii)
J. B. Ward Perkins
Città etrusca a 15 km a N-O dal centro di Roma, presso il villaggio di Isola Farnese. Fondata da villanoviani, in una delle prime fasi [...] stradale centrale. Il Foro giace proprio a S-E del moderno incrocio di viottoli. Esso fu frugato alla ricerca di statue e sviluppo della vita nella campagna era parallelo al costante movimento dalla vecchia città verso i nuovi agglomerati che erano ...
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DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] politico seguito nel Regno all'estendersi del movimento rivoluzionario francese, mentre investiva nuovamente Melchiorre metà del sec. XVIII, in Problemi delle campagne merid. nell'età moderna e contemporanea, Bari 1981, pp. 357-366, 368-374; Id., ...
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CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] . 1967; Il farmacista, XX (1967), p. 232; Il diritto sanitario moderno, XV (1967), p. 319; G. Scalari, Lutto di "Gazzetta farmaceutica (1862-1942), Milano 1971, p. 291; G. Candeloro, Il movimento cattol. in Italia, Roma 1972, p. 461; S. Tramontin, ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] e B. Giuliano, N. Berdjaev, A. Gide, M. Unamuno. La problematica della rivista va considerata nel quadro del movimentomodernista e della ricerca, tipica di quegli anni, d'una conciliazione tra scienza e fede religiosa. Le nuove soluzioni proposte ...
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Italia, storia di
Massimo L. Salvadori
Tra il centro e la periferia della storia mondiale
La storia d'Italia è caratterizzata da una forte oscillazione: in alcuni periodi l'Italia è stata uno dei grandi [...] mezzo tra la fine dell'Impero Romano e gli inizi dell'Età moderna l'Italia conobbe dapprima un lungo periodo di dominazione da parte per Tra la Restaurazione e il 1860 l'Italia conobbe quel movimento di rinnovamento politico e civile ‒ le cui origini ...
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CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] sardo, ma illusi sulla possibilità di "un movimento in Parma", ritenuto "improbabilissimo se non impossibile". 338, 2/1); Parma, Archiv. comunale, sez. III, Comune moderno, serie 34, Consiglio degli Anziani,Registro delle consulte (anni 1822-1856 ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] più profonda devozione alla Chiesa cattolica e al suo capo, l'A. associò così il suo nome al sorgere del modernomovimento organizzato dei laici cattolici.
L'Amicizia cattolica, le cui riunioni, cominciate nel marzo 1817, si tenevano nel palazzo dell ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] Fogazzaro, da cui fu introdotta alla conoscenza del dibattito culturale e religioso che animava in quegli anni il movimentomodernista internazionale. Sempre tramite Fogazzaro la giovane G. conobbe colui che sarebbe stato, in certo modo, il suo padre ...
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PIERONI, Franca
Simonetta Soldani
– Nacque a Firenze il 4 ottobre 1925 nel rione industriale di Rifredi, prima figlia di Luisa Giardi, sarta a domicilio, e di Piero, ex operaio delle Officine Galileo [...] le aporie rilevabili nella politica del primo «partito moderno della classe operaia» a cui aveva accennato già del popolo.
Ne vennero saggi – pubblicati nel 1966 e nel 1969 rispettivamente su Movimento operaio e socialista (n. 2, pp. 103-129, e n. 3 ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] trasse solo le implicazioni teologiche, era destinato a segnare il pensiero moderno e gli sviluppi della filosofia tedesca. La fede come essere di , ma anche di fronte agli sviluppi del movimento riformatore di cui egli, scomunicato e bandito, ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...