Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] e concetti attinti dall’orizzonte del cristianesimo, per descrivere l’aspetto spirituale del movimento nazionale. La «religione della libertà» dei patrioti risorgimentali aveva insomma al suo cuore un’eredità cristiana, anche se naturalmente questo ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] ma di taluni soltanto. All’interno del mondo risorgimentale, questa corrente concorreva pertanto a fornire un quadro dal siciliano Giuseppe La Farina. La sua direzione assicurò al movimento nazionale di tenere alta la guardia nei confronti di Napoli, ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] sotto un presunto colonialismo piemontese. In realtà la classe dirigente risorgimentale si pose il problema di cosa fare in rapporto a un politica doveva fare i conti con un contesto civile in movimento. Non solo c’era un certo fermento nel mondo ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] decennio 1860-1870 si colloca all’interno di un vasto movimento di appelli, cortei e adunanze di carattere nazional-patriottico, quali chi ha acquisito meriti patriottici durante le guerre risorgimentali, come i decorati della medaglia dei Mille. L’ ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] che, dalla riflessione politica e storiografica del movimento patriottico, la città non solo emerga come una, simboleggiata da Roma, ancora legata alla memoria dell’epopea risorgimentale e al culto del rafforzamento dello Stato centralizzato. L’altra ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] convinti e fervidi sostenitori e interpreti delle istanze risorgimentali, sedendo nel Parlamento unitario dal 1861 al 1870 , pp. 184 segg.
17 Ketteler e Toniolo. Tipologie sociali del movimento cattolico in Europa, a cura di P. Pecorari, Roma 1977, pp ...
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La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] suo operare e crede di trovarla proprio nelle vicende risorgimentali. Da questo momento l’accusa reazionaria di aver realizzato antico e accettato, ad opera di democratici vicini al movimento garibaldino, tra cui Pasquale Calvi e Zaccaria Dominici, ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] realtà intransigente nei confronti del movimento nazionale trova la sua più forte incisività e presenta la sua maggiore ampiezza allorché, dal 1848 in poi, e soprattutto tra il 1860 e il 1870, il moto risorgimentale prende forma e progressivamente ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] il seppellimento dei principi su cui si era basato il processo risorgimentale. Una rottura al tempo percepita come tale dagli ebrei, o alzata, in maniera più o meno ampia, dal movimento cattolico liberale. Un’occasione perduta, perché la fine del ...
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Interpretazioni del Risorgimento
Guido Pescosolido
Storiografia di partito, storiografia agiografica e loro superamento
Le prime interpretazioni del Risorgimento risalgono agli stessi anni dell’unificazione [...] riforma religiosa, bensì grazie a un’equivoca alleanza del movimento nazionale con la monarchia sabauda e a un arrendevole fascista e della monarchia sabauda, la crisi dei partiti risorgimentali e l’assunzione della direzione del Paese da parte ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
macchiaiolo2
macchiaiòlo2 (letter. macchiaiuòlo) s. m. [der. di macchia1, nel sign. che ha in pittura]. – Appartenente al movimento pittorico sorto a Firenze e in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento con l’intento di rinnovare il linguaggio...