Complesso delle regole e delle usanze relative all’arte culinaria, che nella preparazione dei cibi privilegia l’aspetto del godimento dei sensi rispetto ai bisogni meramente nutrizionali. La g. ha per [...] la grande diffusione della pizza, nata come cibo povero e facilmente approntabile (una schiacciata di pane cotta al forno con pomodoro, mozzarella e aromi), che è ormai diffusa in tutto il mondo in una infinità di varianti.
La g. secondo il metro ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] sono termini che rimandano a prodotti gastronomici tipici: gianduiotto (Piemonte), grappa (Lombardia), fettuccine (Roma), mozzarella (Napoli), a fenomeni atmosferici o geomorfologici (piovasco: Liguria; malga: Veneto alpino). Nel caso di ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] e i ricciarelli; sono voci emiliano-romagnole tortellini e piada (o piadina), romanesche abbacchio e fettuccine, napoletane mozzarella e pizza. Settori ben rappresentati sono anche quelli che riguardano realtà territoriali naturali o artistiche (dai ...
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mozzarella
mozzarèlla s. f. [voce merid., dim. di mozza, tipo di formaggio]. – 1. Formaggio tipico della Campania (oggi prodotto industrialmente anche in altre regioni italiane), ottenuto, un tempo, con latte esclusivam. di bufala, attualmente...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...