Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] Ernesto Galli della Loggia, L’identità italiana, Bologna, il Mulino, 1998, p. 80)
o come forme verbali dal a Borgoforte, provincia di Mantova, segue l’argine delPo fino ad un punto in cui il fiume Oglio si innesta nel Po, e lì sull’Oglio c’è uno dei ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Lo stesso si dica degli agentivi in -tore, -sore, un po’ più abbondanti nel Convivio, ma molto ridotti nel poema, e di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Patota, Giuseppe (1987), L’Ortis e la prosa del secondo Settecento, Firenze, Accademia della Crusca ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] coeva, permettendosi qualche incursione verso soluzioni un po’ antiquate, dal sapore leggermente pedantesco,
E. De Fort, La scuola elementare dall’Unità alla caduta del fascismo, il Mulino, Bologna 1996.
C. De Lollis, Saggi sulla forma poetica ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] tinche conosciuto da lui solo, riuscì a farsi prestare un po’ dall’uno un po’ dall’altro un arsenale da pescatore il più completo che Antropologia del linguaggio, Roma, Meltemi.
Fele, Giolo (2007), L’analisi della conversazione, Bologna, il Mulino.
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] sole nuovo destinato a splendere al posto del vecchio sole, il latino, destinato invece la storia della lingua italiana, pur con un po’ di ritardo, è stata realizzata da italiani linguistica dell’Ottocento, Bologna, il Mulino.
Mounin, Georges (1968), ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] possa fornire un quadro attendibile, anche se forse un po' idealizzato, del corso di studi seguito in una scuola scribale paleobabilonese. della linguistica, a cura di Giulio Lepschy, Bologna, Il Mulino, 1990.
D'Agostino 1990: D'Agostino, Franco, Il ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] pagine, era dedicato alla sezione alfabetica A, il secondo, un po’ più piccolo, alle sezioni alfabetiche B-Z. Tra il (1984), Teorie e pratiche linguistiche nell’Italia del Settecento, Bologna, il Mulino.
Gamberini, Spartaco (1970), Lo studio dell’ ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] classe», potresti abbassare un po’ il volume) rispetto alla forma condizionale del verbo principale (cambierei di seconda lingua, a cura di A. Giacalone Ramat, Bologna, il Mulino, pp. 329-352.
Berretta, Monica (1995), Morphological markedness in ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] al 3% (Frascadore 1991).
Per il Settecento gli studi sono un po’ più numerosi, anche se le fonti non sono universali, standard e alfabetizzazione occidentale, Bologna, il Mulino, 1989, 3 voll., vol. 1°, Dalle origini alla fine del Medioevo; vol. 2°, ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] termine più generale celle:
(7) Le celle, diciamo un po’ delle celle.
[...] Il pavimento misura tredici palmi per diciassette riempiamo della nostra esperienza (Ezio Raimondi, Un’etica del lettore, Bologna, il Mulino, 2007, p. 11)
Qui, mentre il ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
piarda
s. f. [forse dal fr. ant. piarde «zappa»], region. – 1. Nome dato alle zone golenali del Po, spec. quando corrono orizzontali, sovrastando la ripa fortemente inclinata del letto di magra: aveva fatto da tempo le opportune ricognizioni...