La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] una rassegna sulle origini e sulle teorie del processo di sonorizzazione nella lingua italiana cfr. e [fyrˈmiːga] per brache e formica; in emiliano [salˈvaːda] e [poˈdeːva] per salvata e poteva, [ˈpeːgura] e [urˈtiːga] per Bologna, il Mulino, 3 voll ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] Le occlusive chiudono la sillaba se geminate: zop.po, mat.to, bec.co, ab.braccio, cad il suono è geminato, si avrà la ripetizione del simbolo grafico secondo le norme di cui sopra Grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 1° ( ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] a [un ˌver aˈfːaːre], [poˌtranː uˈʃːiːre]; l’atonia di entrambe le attivo nella maggior parte delle varietà italiane del Centro e del Sud d’Italia, e trae origine Sergio (1994), Morfologia, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca (1989), Grammatica ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] Padron ’Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci. rinforzare l’argine primitivo da lui stesso costruito un po’ per volta a furia d’anni e di storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 2º ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] mal ripiegato, più volte, senza la busta. Lo pigliò un po’ stupito, vi gettò gli occhi: «Ve l’ha dato lei verbi del dire, che si collegano al verbo intervenire del primo Miriam (1992), Sintassi e intonazione nell’italiano parlato, Bologna, il Mulino. ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] in una frase indipendente (in corpo minore del testo principale).
Per secoli la lingua normalmente delle lapidi mostra caratteristiche un po’ diverse a seconda dell’ Avviamento alle prose manzoniane, Bologna, il Mulino.
Petrantoni, Michele (a cura di) ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] , Par. III, 67)
(19) – Ora è un po’ difficile. Ma ci penserò (Italo Svevo, Novella del buon vecchio e della bella fanciulla)
(c) Minimamente vale « a cura di L. Renzi & G. Salvi, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] libera, e dì «cu’, ca’, po’ e fo’», che non sarai presenta lunghe filze di sostituti eufemistici e no, del nome dell’organo sessuale femminile e maschile. Il ), Introduzione all’etnolinguistica, Bologna, il Mulino (nuova ed. Torino, UTET Università, ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] gusto ha meno grassi, nei quali l’attenzione del lettore viene come sviata: che un prodotto dietetico due paghi uno; costa un po’ di più, piace un po’ di più; migliori prodotti, Testa, Annamaria (20073), La pubblicità, Bologna, il Mulino (1a ed. 2003). ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] maniera di scandire la giornata nelle diverse parti del paese: ad es., quello che nell’ deve chiudere un’interazione, un po’ della sua efficacia pragmatica, dal G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 3º (Tipi di ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
piarda
s. f. [forse dal fr. ant. piarde «zappa»], region. – 1. Nome dato alle zone golenali del Po, spec. quando corrono orizzontali, sovrastando la ripa fortemente inclinata del letto di magra: aveva fatto da tempo le opportune ricognizioni...