Le origini dell'uomo e l'evoluzione dei primi ominidi
Donald C. Johanson
(Institute of Human Origins and Department of Anthropology Arizona State University Tempe, Arizona, USA)
Sebbene le forme mioceniche [...] una scimmia. Nel 1981 esso furiscoperto nelle collezioni del Museodistoria naturale di Londra e correttamente identificato come appartenente alla specie di ominidi fossili cui ora si attribuisce il nome di A. afarensis.
La più grande e completa ...
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Pechino (cin. Beijing) Città capitale della Cina (19.617.963 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata nella sezione nord-orientale del paese, un centinaio di km a NO di Tianjin, [...] , e in direzione SO il Wutasi (Monastero delle cinque pagode), derivanti entrambi dall’architettura indiana.
Nei palazzi della città proibita è un ricco insieme dimusei, mentre il grande MuseodellaStoria cinese è in piazza Tiananmen. Notevole è la ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] e val la pena di rilevare, anche se tutto questo non appartiene alla storiadella scienza propriamente intesa, che 1975.
g. colombo, La scienza infelice. Il museodi antropologia criminale di Cesare Lombroso, Torino, Boringhieri, 1975.
i. dowbiggin ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ulisse Aldrovandi
Alessandro Ottaviani
La figura di Ulisse Aldrovandi, «il più enciclopedico degli enciclopedici» (C. Singer, A short history of scientific ideas, 1959; trad. it. 1961, p. 195), ha acquistato [...] per la pittura tutte le cose dell’universo mondo, in Scritti d’arte del Cinquecento, a cura di P. Barocchi, Milano-Napoli 1971, pp. 923-30.
Discorso naturale […] nel quale si ragiona in generale del suo museo e delle fatiche da lui usate per raunare ...
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Elemento chimico, numero atomico 29, peso atomico 63,55, simbolo Cu; metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità.
Chimica
Caratteristiche
Il r. naturale è una miscela [...] .
Storia
Il r. è uno dei primi metalli scoperti e usati dall’uomo preistorico, per la facilità di rinvenimento allo stato nativo e del processo di estrazione e lavorazione, sia con la semplice battitura sia con la fusione. L’introduzione dell’uso di ...
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IMPERATO, Ferrante
Cesare Preti
Nacque, probabilmente a Napoli, intorno al 1525, come si ricava da un'affermazione del figlio Francesco, che in una opera scritta nel 1605 (Lettera composta in verso [...] di uno speziale a trattare di argomenti di materia medica, sulla scia della competenza maturata in anni di lavoro e di ricerca.
Peraltro, non è azzardato considerare la bottega e il museodell e memorie dell'Accademia distoriadell'arte sanitaria, ...
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IMPERATO, Francesco
Dario Busolini
Figlio del naturalista e speziale Ferrante, nacque a Napoli intorno al 1570. Avviato dal padre, illustre esponente del ceto parlamentare borghese, alla carriera forense, [...] famoso museodi scienze naturali e, già nel 1599, aveva curato la pubblicazione del Dell'historia , Ferrante Imperato, speziale e naturalista napoletano, in Atti e memorie dell'Accademia distoriadell'arte sanitaria, s. 2, II (1936), pp. 58, 60 ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore distoria naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] Lechevalier, 1955.
Righini Bonelli 1976: Il Museodistoriadella scienza a Firenze, a cura di Maria Luisa Righini Bonelli, 2. ed Schlosser 1974: Schlosser, Julius von, Raccolte d'arte e di meraviglie del tardo Rinascimento, Firenze, Sansoni, 1974 ...
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L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] , regionale o locale, attraverso l'osservazione della Natura, dellastoria e dell'arte. Nei paesi dell'Impero asburgico, per esempio, oltre a quello già citato di Graz, nella prima metà del XIX sec. sorsero museidi questo tipo a Budapest (1803 ...
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L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] con cui i suoi membri si erano prefissi di fare progredire l'antropologia studiando l'uomo nei suoi rapporti fisici, intellettuali e morali, istituendo un museo etnografico e tenendo lezioni sulla storia naturale dell'uomo, come fece, due volte la ...
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museo
muṡèo s. m. [dal lat. Musēum, gr. Μουσεῖον der. di Μοῦσα «musa2» (propr. «luogo sacro alle Muse»), nome di un istituto culturale dell’antica Alessandria d’Egitto]. – 1. a. Raccolta di opere d’arte, o di oggetti aventi interesse storico-scientifico,...
transmedialità s. f. La capacità di un contenuto narrativo complesso e articolato di viaggiare tra più piattaforme distributive e di adattarsi a media differenti, assumendo di volta in volta forme e caratteristiche specifiche. ◆ A Villa Croce,...