(App. III, I, p. 203)
Musicista statunitense, morto a New York il 23 gennaio 1981. Dal suo sodalizio con G. C. Menotti nacquero l'opera Vanessa, rappresentata per la prima volta a New York nel 1958, e [...] forme musicali legate al folklore americano e al jazz, a strutture più elaborate e nostalgiche del sinfonismo e della musicadacamera, come il Concerto per pianoforte (1963), Mutations from Bach (1968) e il ciclo Dispite and Still (1968) per canto ...
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KURTÁG, György
Claudio Casini
Musicista ungherese di origine rumena, nato a Lugos il 19 febbraio 1926. Compiuti gli studi al Conservatorio di Budapest (1946-55) ha seguito corsi di perfezionamento a [...] È stato professore di pianoforte e di musicadacamera prima al Conservatorio, poi alla Scuola superiore di musica di Budapest.
Erede della musica seriale, K. ne sintetizza gli aspetti fondamentali espressi da Schönberg, Berg e Webern, che consistono ...
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Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] ) e percorse Svizzera e Germania, pur continuando a comporre musiche, tra le quali il Requiem tedesco (eseguito parzialmente a maschile e orchestra, Nenia per coro e orchestra), dacamera (sestetti, quintetti, quartetti, trii; sonate per pianoforte ...
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Musicista italiano (Empoli 1866 - Berlino 1924); figlio del clarinettista Ferdinando B. e della pianista Anna Weiss, a 9 anni esordì come pianista a Vienna. Continuò poi a studiare pur presentandosi di [...] grande pianista apparso dopo F. Liszt. Fu un innamorato della musica, concepita nei suoi valori più intrinseci e più puri, e sue composizioni orchestrali (suites, concerti, ecc.) e dacamera (quartetti, sonate per violino e pianoforte, per pianoforte ...
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Musicista italiano (Oneglia 1925 - Roma 2003). Figura di primo piano dell'avanguardia musicale del dopoguerra, ha esplorato diverse dimensioni compositive: dall'esperienza seriale alla musica concreta [...] , si è dedicato tra i primi all'esperienza elettronica. Compositore particolarmente fecondo ed eclettico, ha scritto musiche di scena, pezzi orchestrali, dacamera e vocali in cui ha alternato l'uso di strumenti tradizionali a quelli derivati dalla ...
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Musicista (Lucca 1743 - Madrid 1805). Figlio di un contrabbassista, studiò con l'abate D. F. Vannucci e nel 1757 si recò a Roma per perfezionarsi nel violoncello. A Firenze fondò insieme con G. G. Cambini, [...] per archi di scuola italiana e, al tempo stesso, una delle prime della musica classica dacamera, specialmente per il progressivo contributo da lui dato all'assestamento del quartetto (e forme analoghe), per l'annuncio (nelle Sonate per cembalo ...
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Musicista (Cernăuţi 1919 - Roma 2013). Studiò in Romania, nel conservatorio della sua città, e poi a Roma, dove si trasferì nel 1938, con A. Casella. Dal 1951 è cittadino italiano. Ha composto i balletti [...] (1944), La dama delle camelie (1945), Il gabbiano (1968), musiche di scena e per film, lavori sinfonici (Amore e morte, per soprano e orchestra, 1990) e dacamera. Accademico di Santa Cecilia, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana ...
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Musicista (Montecorone, Modena, 1642 - ivi 1678), maestro di cappella a S. Giovanni in Monte di Modena, nella cattedrale e nel Concerto del duca Francesco II (1675). Oltre a due libri di cantate dacamera [...] a 1 voce e uno di madrigali a 5, compose molti brani di musica strumentale: sonate dacamera e da ballo, ecc. da 2 a 6 parti. È considerato uno dei primi autori di "sonate a quattro" insieme con G. Legrenzi e G. B. Vitali. Come teorico, pubblicò un ...
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Musicista (Firenze 1895 - Beverly Hills, California, 1968). Ha composto, tra l'altro, le opere teatrali La mandragola (1926), Aucassin et Nicolette (1952), The merchant of Venice (1958) e molta musica [...] orchestrale, vocale-orchestrale, per complessi dacamera, per pianoforte, in un'arte di carattere generalmente intimista, non priva di sapore romantico. Dal 1939 risiedette negli Stati Uniti di cui aveva assunto la cittadinanza. ...
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Musicista (n. Bologna 1666 - m. forse in Spagna 1740 circa); religioso servita e organista a Bologna, svolse poi varia attività musicale nei maggiori centri d'Europa, specialmente a Londra. Fecondo compositore [...] di lavori operistici, religiosi, vocali dacamera, l'A. è oggi ricordato specialmente quale esponente italiano della musica per viola d'amore, strumento del quale egli fu virtuoso e didatta. ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...