. È la più grave delle tre voci femminili (soprano, mezzo-soprano, e contralto). La sua estensione normale è la seguente:
Alcune celebri cantanti del passato, pur essendo veri contralti, avevano un'estensione [...] del volume e la pienezza della sonorità; essa si fonda principalmente sul registro di petto. Largamente adoperata nell'antica musicapolifonica in unione alle altre voci di soprano (cantus), tenore e basso, la voce di contralto fu solo tardivamente ...
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Voce maschile, intermedia tra quella del tenore e quella del basso. L'etimologia della parola dimostra che tale voce fu considerata in rapporto a quella, più acuta, del tenore. Ebbe una chiave speciale, [...] tenorile alla nobile gravità di quella del basso. A differenza di questa, la troviamo raramente usata nell'antica musicapolifonica, mentre fu ed è tuttora largamente adoperata nell'opera teatrale, tanto seria quanto buffa. I compositori teatrali ...
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Corrispondenza di misura fra due o più cose che siano fra loro in stretta relazione.
Arte
Mondo antico
Non è possibile cogliere una continuità storica nella trasformazione del concetto di p., intesa come [...] l’avvertenza, per la b), che nessuno dei quattro elementi a, b, c, d può essere nullo.
Musica
La teoria delle p. cominciò a formarsi nella musicapolifonica del 12° e 13° sec., quando si trovarono sovrapposti in una stessa battuta valori di durata ...
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Monaco (n. 830 circa - m. 930) nell'abbazia benedettina di Saint-Amand (diocesi di Tournai), ne diresse dall'872 la scuola; passò quindi a dirigere quella dell'abbazia di Saint-Bertin, presso Saint-Omer [...] d'Arezzo nell'uso delle prime lettere dell'alfabeto latino come mezzo per fissare gli intervalli della scala. Il suo merito principale è di aver dato una base teoretica all'organum o diaphonia, da cui doveva poi svilupparsi la musicapolifonica. ...
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Musicista (n. in Alto Adige 1533 circa - m. Stoccarda 1606). Studiò alla cappella aulica di Baviera, insegnando poi a Norimberga e fu maestro di cappella aulico a Hechingen e Stoccarda; compose musica [...] polifonica, sacra e profana. ...
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Musicista inglese attivo tra il 1597 e il 1617. Virtuoso di liuto e di viola, scrisse molta musicapolifonica, nella quale alcune "voci" sono destinate a tali strumenti. ...
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Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] di cardinali iniziò l'applicazione delle riforme tridentine alla musica praticata nelle cappelle romane. Si trattava specialmente della messa e del mottetto in polifonia, ove il testo sacro sembrava necessariamente confondersi nel complicato ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] con il quale venivano ridefiniti gli scopi del canto liturgico e i vincoli per l'uso della musica in chiesa. Veniva ammessa la musicapolifonica, ma si raccomandava in modo particolare l'uso del canto gregoriano, mentre si proibiva l'uso della ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] che il M. emise nel 1605 a seguito di una controversia sorta all’interno della comunità di Ferrara sull’uso della musicapolifonica nella sinagoga. Il M. confuta punto per punto le rigide posizioni di coloro che erano assolutamente contrari alla ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] hanno, però, di questo breve soggiorno romano, che tuttavia non mancò di suscitare in lui un maggiore interesse per la musicapolifonica e di favorirne una più profonda conoscenza.
Un ricordo dei suoi studi a Roma si trova, comunque, in una supplica ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...