CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] scelta senza dubbio per controbilanciare l'inferiorità numerica dell'esercito angioino, era stata adottata spesso dagli eserciti musulmani in Terrasanta, l'ultima volta dal mamelucco Baibars nella battaglia decisiva contro i Mongoli presso 'Ayn Jālūt ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] dei contemporanei, l'austerità dei costumi e la serietà della cultura. La conquista dell'isola di Rodi da parte dei musulmani, che ebbero la meglio sulla strenua difesa dei cavalieri gerosolomitani - i quali abbandonarono l'isola il 2 genn. 1523 ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] , il comunitarismo culturale nei paesi dominati da regimi integralisti. Se occorre essere una donna per capire le donne, musulmani per studiare i paesi islamici, neri per studiare i neri, omosessuali per studiare gli omosessuali, il rifiuto dello ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] -ortodossi, sostenuta dal metropolita Apostolos e perseguì con determinazione il trasferimento dei beni comunitari di ortodossi, cattolici, musulmani ed ebrei ai Municipi o sotto una più stretta giurisdizione dello Stato. In tal modo portava alle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Botero
Adriano Prosperi
L’opera di Giovanni Botero rappresenta un momento fondamentale nell’elaborazione di concetti e termini del pensiero politico moderno. È stato grazie a lui che si è affermata [...] di Gesù, con l’esempio del frutto delle missioni nelle Indie portoghesi. Restava da risolvere il problema degli «indomiti»: musulmani e calvinisti in primo luogo. Questi bisognava «avvilirli» (p. 114), condannandoli a ruoli servili e a «esercizi ...
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GOFFREDO
Cosimo Damiano Poso
Conte di Conversano, figlio di Ruggero e di un'innominata sorella di Roberto d'Altavilla (il Guiscardo), ebbe come fratelli il conte Roberto di Montescaglioso e un tale [...] monachesimo latino in Lucania dopo l'avvento dei Normanni, in Id., Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996, p. 35; C.D. Poso, Puglia medievale. Politica, istituzioni, territorio tra XI e XV secolo, Galatina ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] relazioni con tutti i paesi della Cristianità latina, ma anche con il mondo greco e addirittura con i capi musulmani. La sue lettere raggiunsero quasi tutte le terre conosciute all'epoca, documentando l'orizzonte universale del Papato. In esse ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...