TRAPOLINO, Pietro
Coralba Colomba
TRAPOLINO (Trapolin), Pietro. – Nacque alla fine di giugno del 1451 a Vigodarzere, vicino Padova, dal nobile cavaliere Francesco. Le fonti non riportano l’identità [...] II, Bologna 1950, p. 288; G. Di Napoli, L’immortalità dell’anima nel Rinascimento, Torino 1963, pp. 197 s., 228; B. Nardi, Il frammento marciano del commento al De anima e il maestro del Pomponazzi, P. T., in Id., Studi su Pietro Pompanazzi, Firenze ...
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Pittore, scultore, architetto (notizie dal 1343 al 1368). Celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti i maestri fiorentini del Trecento dopo Giotto, distinguendosi per la grandiosità [...] pone la sua azione figurativa in parallelo con l'attiva volontà religiosa predicata dai domenicani.
Vita e opere
Con i fratelli Nardo (m. 1366 circa) e Jacopo (notizie fino al 1398), pittori, e Matteo (m. 1390 circa) scultore, fu attivo a Firenze ...
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ANGELI (Angelo), Bartolomeo d'
Gaspare De Caro
Nato a Napoli nel primo trentennio del secolo XVI, seguì dapprima gli studi giuridici, e pare che esercitasse anche la professione nel foro napoletano, [...] , il capitolo generale dell'Ordine dispose la sua affiliazione al convento di San Domenico della stessa città. Dal vescovo domenicano di Nardò, Ambrogio Salvi, l'A. ebbe l'incarico di fondare i monasteri domenicani di Santa Maria a Caivano e di Santa ...
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MAZZATOSTA, Fabio
Paolo Pontari
– Nacque probabilmente a Roma intorno alla metà del XV secolo. Il nome del padre non è conosciuto.
La famiglia, di origine viterbese, annoverava tra i suoi esponenti [...] di Matteo, stabilitosi a Roma, nel rione Ponte, verosimilmente per ragioni commerciali, in compagnia della moglie e dei figli Nardo e Bartolomeo. Quest’ultimo fu nominato tesoriere e doganiere pontificio da Eugenio IV. Nel 1442 la vedova di Tuccio ...
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PIZZAMANO, Antonio
Ugo Pistoia
PIZZAMANO, Antonio. – Nacque a Venezia tra la fine del 1461 e l’inizio del 1462 da Marco, patrizio veneto, e da Francesca Memmo.
Culturalmente crebbe nell’ambito dei circoli [...] il concittadino Domenico Grimani, futuro cardinale e patriarca di Aquileia. Presso lo Studio ascoltò le lezioni di Francesco Securo da Nardò, che lo indirizzò allo studio del pensiero tomista. Si laureò in arti liberali l’8 giugno 1486. L’adesione al ...
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DEL BALZO, Angliberto (Ingilberto)
Franca Petrucci
Nacque in data imprecisata, nel secondo quarto del secolo XV, secondogenito di Francesco, duca di Andria, e di Sancia di Chiaramonte, che era sorella [...] degno della riconoscenza del re. Non fu così, poiché il D., cui era stata da Federico d'Aragona restituita la città di Nardò, fu arrestato nel luglio del 1487 insieme con il figlio Giovanni Paolo, conte di Noja e il fratello maggiore Pirro, principe ...
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Scrittore e umorista spagnolo (Madrid 1881 - Buenos Aires 1963), favorito da una facilità di linguaggio che raggiunge il virtuosismo e da una vena ricca, colorita e funambolesca. Da uno dei primi libri, [...] Tra i romanzi migliori si ricordano La viuda blanca y negra, La malicia de las acacias, El dueño del átomo (1928), La Nardo (1930), ecc. Ha scritto anche biografie (Azorín, Mi tia Carolina Coronado, Lope de Vega, Valle-Inclán, Quevedo), libri d'arte ...
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NOVOLI (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Piccola città della provincia di Lecce, a pianta trapezoidale, con vie rettilinee e spaziose. Il territorio comunale (17,77 kmq.), di calcari compatti a O. [...] . molto accentrata (90%), tra il 1861 e il 1931 si è più che raddoppiata, passando da 3390 abitanti a 7390. Ha la stazione ferroviaria vicinissima all'abitato sulla Lecce-Nardò (11 km. da Lecce) ed è nodo di smistamento per Francavilla-Taranto. ...
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MATINO (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Borgata della provincia di Lecce situata alle falde della Serra S. Eleuterio, a 75 m. s. m. e a 9 km. dal Mar Ionio. La parte bassa, attraversata dalla carrozzabile [...] "Terra". Il comune contava 6570 ab. nel 1921 (quasi tutti raccolti nel capoluogo), 7515 nel 1931. Il territorio, vasto 26,28 kmq., è coltivato specialmente a ulivi, a viti e a fichi. Matino ha stazione ferroviaria sulla Nardò-Gagliano del Capo. ...
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DE BERNARDI, Oronzio
Ugo Baldini
Nacque a Terlizzi (Bari), il 13 nov. 1735 da Giuseppe e Bisanzia De Chirico. Restano oscuri stato e composizione della famiglia, e in genere, circa la sua formazione [...] allora l'amicizia tra i due attestata in anni successivi); all'età di quattordici anni il D. entrò nel noviziato agostiniano di Nardò, ove si trovava un suo fratello maggiore, frate col nome di Guglielmo di Sant'Onorato, che era un poeta e oratore ...
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nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce, Ma...
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita in Sicilia e Gargano (Lavandula...