Orcagna, Andrea (Andrea di Cione)
Isa Barsali Belli
, Architetto, pittore e scultore fiorentino; se ne hanno notizie dal 1343 (quando è registrato nella matricola dei medici e degli speziali) al 1368 [...] , 334-336; M. Meiss, The problem of F. Traini, in " Art Bulletin " XV (1933) 148 ss.; H. Gronau, A. O. und Nardo di Cione, Berlino 1937; G. Pudelko, The stilistic development of Lorenzo Monaco. II, in " The Burlington Magazine " LXXIV (1939) 77; W.R ...
Leggi Tutto
Figure, fatti e percorsi di emancipazione femminile (1797-1880)
Nadia Maria Filippini
Varie manifestazioni pubbliche accompagnano nella primavera del 1797 la caduta della Repubblica e l’arrivo delle [...] e il bambino, entrambi bisognosi di essere educati: «Si vegli il popolo come si veglia un fanciullo [scrive Angela Nardo nel saggio Istruzione e lavoro] si educhi al bene colla persuasione e coll’esempio»(100), doti eminentemente femminili. Alle ...
Leggi Tutto
ANGELO da Copertino
Mario Pepe
Nacque a Copertino circa il 1570. Frate cappuccino e pittore, il 18 luglio 1590 - come risulta da una conclusione del Capitolo di Francavilla Fontana (Arch. Capitolare, [...] Cappuccinus Anno Domini 18 Octobris 1635". Alcune pitture sono documentate ma perdute (S. Girolamo che riceve l'Eucaristia, Nardò, cattedrale; S. Giuseppe, Copertino, chi sa del Ss. Sacramento), altre gli sono attribuite da scrittori locali (S. Anna ...
Leggi Tutto
Genere di piante della famiglia Valerianacee. Sono piante erbacee con fiori in corimbo o pannocchia, con calice di molti e piccoli denti, arricciati nell'antesi, quindi trasformantisi in un pappo di setole [...] e sulle rocce, soprattutto nella regione mediterranea. Nell'Italia Meridionale e iusulare è frequente C. calcitrapa Dufr. (volg. nardo frastagliato, valeriana calcatreppola); in Sardegna e in Corsica vi è, ma rara, una specie endemica, il C. nervosus ...
Leggi Tutto
GIOTTO di maestro Stefano, detto Giottino
Ada Labriola
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, che nel 1368 risulta essere iscritto alla Compagnia di S. Luca di Firenze (Gualandi). [...] i personaggi e ne blocca i gesti contro lo sfondo aureo, si pone ora in parallelo ai coevi sviluppi dell'arte di Nardo di Cione e di Niccolò di Tommaso. Rara nella Firenze dell'epoca (Antal) è la soluzione iconografica di inserire le due committenti ...
Leggi Tutto
ISABELLA Del Balzo, regina di Napoli
Salvatore Fodale
Nacque il 24 giugno 1465 a Minervino, nel cui castello fu allevata, da Pirro Del Balzo, principe di Altamura, e Maria Donata Orsini, figlia di Gabriele [...] nonna paterna.
La prima parte della vita di I. è raccontata, con dovizia di particolari minuti, da Ruggero de Pacienza di Nardò, nel poema in ottave intitolato Lo Balzino. Nel 1483 fu promessa in sposa a Francesco d'Aragona, il più giovane dei figli ...
Leggi Tutto
LOCATELLI (Lucatelli), Pietro
Laura Di Calisto
Figlio di un "merciarolo" bergamasco, nacque a Roma nella parrocchia di S. Marco intorno al 1637 (Manieri Elia, 1993, pp. 253 s.).
Per la data di nascita [...] del '600 a Rieti, Rieti 1991, pp. 148 s.; G. Manieri Elia, Notizie su P. L. pittore romano. Le sue opere a Nardò ed alcune ipotesi di committenza Chigi, in Alessandro Albani patrono delle arti, a cura di E. Debenedetti, Roma 1993, pp. 253-266; E ...
Leggi Tutto
ACQUAVIVA D'ARAGONA, Cosimo
Elena Fasano Guarini
Nacque dopo il 1621 da Giovan Girolamo, conte di Conversano, e da Isabella Filomarino. Nel 1647-48 partecipò alla repressione dei moti antifeudali e [...] , pp. 432-440; L. Amabile, Il Santo 0fficio della Inquisizione in Napoli, II, Città di Castello 1892, pp. 41-42; L. Pepe, Nardò e Terra d'Otranto nei moti del 1647-1648, Trani 1895, passim; G. Bolognini, Storia di Conversano, Bari 1937, pp. 137 e 141 ...
Leggi Tutto
SANFELICE, Ferdinando
Gino Chierici
Architetto e pittore, nato a Napoli il 18 febbraio 1675, ivi morto il 2 aprile 1748. Giovinetto coltivò lo studio delle letterature classiche e delle matematiche. [...] di Teora, per i duchi di Casamassima; a Capua, la chiesa di S. Giovanni; a Nola, quella di S. Chiara; a Nardò, la chiesa di S. Maria della Purità; a Rocca Piemonte (Salerno), la chiesa di patronato Ravaschieri; a Francavilla, presso Lecce, il ...
Leggi Tutto
CARDAMI, Lucio
Mauro De Nichilo
Nacque a Gallipoli da nobile famigliasalentina il 31 dic. 1410; il padre, Giacomo, morì il 1º febbr. 1448 quasi settantenne, la madre, Caterina Rocci, all'età di ventisei [...] (ibid., X, ibid. 1734, pp. 74-124 passim; in Opere, II, pp. 353-74) e in Dell'orig. e sito ed antich. della città di Nardò (ibid., XI, ibid. 1735, pp. 1-315 passim; poi in Opere, I, Napoli 1848, pp. 325-543), e G. B. Pollidori, suo maestro, nella De ...
Leggi Tutto
nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce, Ma...
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita in Sicilia e Gargano (Lavandula...