DI NARDO, Francesco
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli, ove operò, fra la fine del sec. XVII e il 1750, come scultore in legno di figure, animali e immagini devozionali. Da un documento relativo a una [...] della chiesa parrocchiale di Sicignano degli Alburni (Borrelli, 1970. p. 204).
All'attività del D. sembra legato il Giovanni Di Nardo, scultore in legno con bottega "dirimpetto alla chiesa di S.Brigida", in Napoli, non sappiamo se fratello o parente ...
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DI NARDO (De Nardo), Ignazio
Giuseppe Fiengo
Non si hanno notizie relative alla formazione giovanile, all'ambiente di origine, alla nascita ed alla morte di questo architetto, operoso a Napoli tra il [...] 33-35; E. Nappi, Reali siti ed opere realizzate dai Borbone di Napoli nel XVIII secolo, in Settecento napoletano, a cura di F. Strazzullo, Napoli 1982, pp. 70, 81 s., 84; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XXV, p. 345 (sub voce Nardo, Ignazio de). ...
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NARDO di Cione
S. Petrocchi
(o Bernardo)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento a Firenze e dubitativamente a Pisa, fratello del più celebre Andrea, di Jacopo, anch'egli pittore, e [...] ritenuti idonei per l'esecuzione di una tavola per la chiesa, tra i quali, oltre al fratello Andrea, compare Nardo in Balla; questo riferimento topografico al domicilio fiorentino del pittore, che abitava con lo stesso fratello presso la porta Balla ...
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Pittore fiorentino di cui si hanno notizie dal 1394 al 1424. Imitatore di Iacopo di Cione, fu fortemente influenzato da Niccolò di Pietro Gerini e anche da Lorenzo Monaco. La maggior parte delle sue opere si conserva a Firenze ...
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GRAZIA, Leonardo, detto il Pistoia
Roberto Cannatà
Figlio di Matteo di Nardo fu battezzato l'8 nov. 1503 nella cappella di S. Michele in Cioncio a Pistoia (Bisceglia, p. 100).
Matteo di Nardo (1474-1544), [...] che nell'atto di battesimo del figlio è citato con il cognome di Grati, era "dipintore", secondo quanto attestano un documento del 1502 e un altro del 1528, dove viene menzionato come Matteo Grazia (Pacini, ...
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JACOPO di Cione
A.G. De Marchi
Pittore fiorentino, fratello dei più noti Andrea e Nardo, attivo nella seconda metà del 14° secolo.La prima notizia di J. è del 1365, momento in cui la sua attività poteva [...] J. di tutte le opere riunite da Offner (1965) attorno all'etichetta di Maestro dell'Infanzia. Specialmente in seguito al decesso di Nardo (ante 16 maggio 1366), sembra che J. collaborasse direttamente con l'ormai vecchio Andrea, di cui, dopo la morte ...
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MANIERI, Mauro
Sonja Felici
Nacque a Lecce il 24 marzo 1687 da Angiolo, medico e letterato originario di Nardò, e da Maria Grismondi. Il M., dottore in utroque iure, matematico e censore, fu membro [...] dell'Annunziata nella chiesa dei Ss. Apostoli a Napoli. Nello stesso anno restaurò e ampliò la chiesa di S. Antonio a Nardò. Al 1724 sono invece datati il palazzo del marchese di Campi Salentina G. Enriquez, accademico Trasformato, e la chiesa di S ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] nacque nel 1467 circa. Il cognome Contucci non compare mai nei documenti riguardanti l'artista, ma solo dodici anni dopo la sua morte, in una tratta di uffici comunali, accanto al nome del maggiore dei ...
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ANDREA di Cione Arcagnuolo, detto l'Orcagna
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze da una famiglia di artisti. E' ignoto l'anno della nascita, che dovrebbe cadere nel 1308, se veramente morì sessantenne come [...] 2; R. Offner, Studies in Florentine Painting, New York 1927, pp. 43 ss., 61, nota 10; H. Gronau, A. Orcagna und Nardo di Cione, Berlin 1937; R. Salvini, Zur flor. Malerei des Trecento. Alte und neue Wege der Forschung, in Kritische Berichte, VI (1937 ...
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Pittore fiorentino (notizie dal 1343 circa al 1376), noto soprattutto per il trittico (1371) della chiesa di S. Antonio a Napoli (Napoli, Museo San Martino) d'una impronta stilistica chiaramente derivata [...] da Nardo di Cione. Tra le altre opere assegnategli, ricordiamo gli affreschi dell'antico ospizio di S. Antonio a Pistoia; i quattro Santi e la Natività nella Pinacoteca Vaticana. ...
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nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce, Ma...
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita in Sicilia e Gargano (Lavandula...