(croato Hvar) Isola dell’arcipelago dalmata (Croazia meridionale; 299 km2 con 12.000 ab. ca.). I canali di Hvar, Korčula (Curzola) e della Neretva (Narenta) la separano dalle isole di Brač (Brazza) e [...] di Korčula e dalla penisola di Pelješac (Sabbioncello). Specie nel versante meridionale sono coltivati l’olivo, la vite, gli agrumi, il tabacco. Attivi la pesca e il turismo. La popolazione, che è in prevalenza ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, secondo di questo nome, figlio di Pietro (I), il doge caduto combattendo contro gli Slavi della Narenta il 18 sett. 887 (tale parentela, [...] messa in dubbio dal Cessi in alcuni suoi studi è documentariamente attestata nella promissio dei Capodistriani del 14 genn. 932), succedette nel dogado ad Orso Partecipazio, ritiratosi nel monastero di ...
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Città della Bosnia ed Erzegovina (66.900 ab. nel 2008). Capoluogo storico dell’Erzegovina, sorge a 50 m s.l.m., in regione carsica collinosa, a clima continentale, lungo le alte sponde della Narenta, congiunte [...] tabacco, è centro religioso, con numerose moschee, chiese cattoliche e scismatiche. Capoluogo del cantone interetnico Erzegovina-Narenta.
Antica colonia slava, divenne quartier generale dei Turchi dopo la loro conquista dell’Erzegovina (1482); dal ...
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Città capitale del Montenegro (177.177 ab. nel 2017; dal 1945 al 1992 nome ufficiale Titograd), posta alla confluenza della Ribnica nella Morača, a 20 km dal Lago di Scutari. È in favorevole posizione, [...] all’incrocio della strada che da questo lago conduceva alla Narenta con quella che univa Cattaro con la valle della Morača.
Si sviluppò nell’Alto Medioevo attorno a un castello, fondato nel 518, dopo che la vicina Dioclea fu distrutta da un terremoto ...
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Figlio (m. 1141) di Almos, secondogenito del re Géza I, pagò con l'accecamento il tentativo del padre di spodestare il re Colomanno. Nominato da Stefano II, successore di Colomanno, erede al trono, dopo [...] aver soffocato nel sangue un tentativo di Borics, figlio illegittimo di Colomanno, regnò dal 1131 per dieci anni, ingrandendo il regno con le conquiste della Bosnia e della Rama (Vallata della Narenta). ...
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(serbocr. Hercegovina, turco Hersek) Regione della Penisola Balcanica (circa 10.000 km2), corrispondente alla sezione meridionale della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina. Il territorio, che si restringe [...] ha avuto larga parte il carsismo, con formazione di numerosi ed estesi polja. Questi, insieme con la valle del fiume Narenta che è la direttrice principale dell’E., sono le uniche aree coltivate (soprattutto a tabacco), grazie a opere di bonifica ...
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(serbocr. Dalmacija) Regione della Penisola Balcanica (11.750 km2 con 900.000 ab. circa), largamente aperta (1570 km di linea costiera) sull’Adriatico. Politicamente è divisa tra Croazia (per la massima [...] Pago (Pag), Isola Lunga (Dugi Otok), Lesina (Hvar) e Curzola (Korčula). Fiumi principali: Zrmanja, Krka e Cetina, oltre alla Narenta. Il clima è di tipo mediterraneo. La vegetazione è per lo più a macchia; notevole anche la conservazione di endemismi ...
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Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamatasi indipendente nel 1992. È formata dalle due regioni fisiche e storiche della Bosnia (➔) e della Erzegovina (➔).
In base agli accordi di Dayton [...] , garantito da un corridoio, largo una ventina di chilometri, che raggiunge la costa a Neum, a S della foce della Narenta, fra due tratti di territorio croato e di fronte alla penisola croata di Sabbioncello.
Nel 2005, secondo stime delle Nazioni ...
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BACCI (Baccich), Icilio
Alberto Monticone
Nato il 2 luglio 1879 a Sussak (Fiume) da Eugenio e da Isolina Gilardelli, compì gli studi di diritto in Italia. Sin da giovane svolse una attività pubblicistica [...] dell'Istria orientale. La conclusione era riassunta per il B. nel programma "L'Italia da Cervignano alle foci del Narenta" (p. 17), che a suo giudizio non avrebbe danneggiato gli interessi slavi, sufficientemente tutelati dal possesso dei porti della ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, terzo di questo nome, figlio dell'omonimo doge, iniziò la sua partecipazione alla vita politica veneziana allorché venne inviato dal padre, [...] lo sbocco sicuro ai commerci lagunari nell'area bavarese danubiana, l'attenzione del C. si rivolse agli Slavi della Narenta, i quali dovevano avere assunto pericolose iniziative dopo il crollo della potenza croata (Cessi, Politica, pp. 206 s.), e ...
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