CICOGNANI, Bruno
Paolo Petroni
Di famiglia, romagnola, originaria di Modigliana per parte di padre, nacque a Firenze il 10 settembre del 1879 da Dante, magistrato, e da Giulia Nencioni.
Il nonno Filippo, [...] narrativadi memoria e appare oggi un po' come il capostipite di tanti ritratti neorealistici di città.
Il naturalismo di delle memorie, della testimonianza su un "carattere". In genere più fantasiose e originali, ma spesso anche più contingenti, ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] molta narrativa). L’adozione delle faccine, dei numeri al posto delle lettere dell’alfabeto, della x al posto di per ’oggi» 1, pp. 251-317.
Orletti, Franca (2007), Identità digenere e comunicazione mediata dal computer, «Lingua italiana d’oggi» 4, pp ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1469 e il 1492, gli anni in cui Lorenzo de’Medici governa la città, Firenze [...] vena narrativadi Ghirlandaio alla raffinata e dotta evocazione della mitologia antica di Botticelli.
Il mito dell’età dell’oro di Lorenzo stesso, inedito genere: nostalgiche rievocazioni della mitologia antica, imbevute di suggestioni letterarie ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] caratteristiche morfologiche o morfosintattiche dialettali, come il generedi un nome (lo scatolo, la capo, -595.
Bianchi, Patricia (2006), La funzione del dialetto nella narrativadi autori campani contemporanei, in La città e le sue lingue. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con le Vite del Vasari il Seicento eredita un compiuto modello storiografico e insieme [...] diretta e affettivamente partecipe della pittura di quest’ultimo, (Velázquez era genero di Pacheco), consentirà all’autore di riconoscere, derogando dai propri principi, la modernità della pittura digenere (i bodegones). Famose sono invece le ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un generedi festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] digenere, il c. esprime un atteggiamento complessivo del pensiero, una disponibilità a una forma di conoscenza critica e non sclerotizzata: di Venti segnarono in generale il momento di massima maturazione estetica e narrativa del film comico. Da un ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] di istruzione alta, benché ampiamente usati, sono: alcuni metaplasmi di ➔ genere (scatolo per scatola; orecchine per orecchini); l’uso di senza come avverbio didi espressività. Ciò avviene soprattutto nella prima produzione narrativa pirandelliana ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] ordini del gen. G. Giardino nella zona di Gorizia, trovandosi, così, a percorrere pressoché l'intero fronte italiano di cui poté opere storiche. L'unica opera narrativadi questo periodo, il romanzo Il mercante di sole (Milano 1942), ripropone, ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] "sull'esempio dei paesi dipinti dai fiamminghi". E secondo il registro di questa pittura, che univa al virtuosismo narrativo del vedutismo nordico le facili formule della scena digenere, il F. avrebbe dunque orientato da subito la sua produzione ...
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RUSCONI, Edilio
Roberta Cesana
– Nacque a Milano l’11 novembre 1916, figlio maggiore di Mario Rusconi e di Maria Venturi. Trascorse l’infanzia a Bruxelles, dove i suoi erano emigrati, insieme al fratello [...] lui stesso definita «a spettro aperto», che si proponeva di offrire ai lettori «una campionatura della narrativadi tutto il mondo, accogliendo opere italiane e straniere anche digenere popolare» e pubblicando «accanto a romanzi che privilegiavano ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...