Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] ’opposizione parlamentare fu il siciliano Giuseppe La Farina, presidente della Società nazionale, che era favorevole al modello centralista-amministrativo della tradizione francese, ovviamente più adatto a controllare una rivoluzione in parte imposta ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] predisposizione di un terreno diplomaticamente favorevole al compimento dell’unità nazionale.
La Convenzione di settembre del 1864, con la quale si stabiliva la rimozione delle guarnigioni francesi a difesa di Roma in coincidenza con lo spostamento ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] l’apprezzamento per i principali motivi ispiratori della rivoluzione francese del 1789. Sino alla vigilia del 1848, però , Per la Religione e per la Patria. Enrico Cenni e i conservatori nazionali a Napoli e a Roma, Epos, Palermo 1984.
C. Morandi, I ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] la Restaurazione non ha cambiato il nuovo corso della storia francese iniziato nel 1789, allo stesso modo la restaurazione di a tale scopo, per cinque anni, il 2% del reddito nazionale, così come avevano fatto gli Stati Uniti con il Piano Marshall. ...
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Ideologia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Ideologia
sommario: 1. Il secolo delle ideologie. 2. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religione. 3. Ideologie e movimenti no global. 4. L'ideologia [...] di individui. Il primo fu la Rivoluzione francese, che scatenò quella che Guglielmo Ferrero ha chiamato dei vecchi bisogni, a soddisfare i quali bastano i prodotti nazionali, subentrano bisogni nuovi, che per essere soddisfatti esigono i prodotti ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] diverse immagini della nazione e dei fondamenti della coscienza nazionale Rousseau e Herder fissarono due modelli argomentativi che, dopo l'esperienza della Rivoluzione francese e della Grande Nation, sarebbero rimasti sostanzialmente immutati nella ...
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Giorgio Santacroce; Paolo Ravaglioli
Magistratura
«La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge» (Costituzione, art. 101)
La riforma giudiziaria
di Giorgio [...] la commissione istituita nel 1997 dal presidente francese Jacques Chirac per verificare se fosse possibile introdurre sede a Madrid e ha competenza estesa a tutto il territorio nazionale.
All’interno di ciascuna comunità autonoma, invece, il grado ...
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Fondamentalismo
Massimo Introvigne
di Massimo Introvigne
Fondamentalismo
sommario: 1. Il Fundamentalism project e la discussione sulla nozione di fondamentalismo. a) Premesse metodologiche; b) Il Fundamentalism [...] dove prevalgono classi dirigenti di tipo tradizionalista moderato o nazionalista. Sui tempi e sugli effetti mancano però dati rimane forte nonostante la repressione.
Per la verità, alcuni studiosi francesi (v. Roy, 1992; v. Kepel, 1995) hanno parlato ...
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Gruppi di interesse e di pressione
Domenico Fisichella
Introduzione
Nel linguaggio delle scienze sociali è possibile individuare due accezioni fondamentali della parola 'gruppo'. Per la prima, di carattere [...] sociopolitiche del nascente proletariato urbano industriale. Dalla francese Loi Le Chapelier del 1791 alla legislazione britannica della corruzione) o a circostanze particolari della comunità nazionale (difficilmente in certi paesi, in periodi bellici ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] professione, rispose: "Proletario", uno dei "trenta milioni di Francesi che vivono del loro lavoro e che sono privi di V, Stuttgart 1984.
Corradini, E., Le nazioni proletarie e il nazionalismo, Roma 1911.
Engels, F., Die Lage der arbeitenden Klasse in ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...