Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] popolari. È questo il caso del fascismo in Italia e, dopo la crisi della repubblica di Weimar, del regime nazionalsocialista. Nei regimi liberali e democratici il movimento operaio e sindacale, soprattutto a partire dagli anni 1930, tese a stabilire ...
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Diana-Urania Galetta
Abstract
Viene esaminata la struttura e la funzione del principio di proporzionalità sia con riguardo alla sua origine nel diritto tedesco, che con riguardo ai suoi importanti sviluppi [...] pienamente quale canone valutativo solo dopo il 1945: a seguito, cioè, dell’esperienza totalitaria dello Stato nazionalsocialista. L’osservanza di questo terzo parametro implica, infatti, in estrema sintesi, che la misura adottata dai pubblici ...
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GALANTE GARRONE, Alessandro
Paolo Borgna
Gli anni della formazione, la famiglia, l'interventismo democratico
Nacque a Vercelli il 1° ottobre 1909, secondogenito di Luigi Galante e di Margherita Garrone.
Insieme [...] . Rivendicando tale decisione al giudice – e sostenendo che non fosse «esempio da imitare» il «sistema nazionalsocialista tedesco», che privilegiava la volontà politica rispetto alla lettera della legge, richiamando invece la dottrina di vecchi ...
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LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] corporativo, Ascoli Piceno 1936). Dall'esperienza tedesca il L. ricavò il materiale per scrivere una monografia su La dottrina nazionalsocialista del diritto e dello Stato (Milano 1938), in cui - sotto l'influenza dei suoi due maestri (ma in questo ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] un'ulteriore evoluzione istituzionale che ha condotto, una volta conclusasi la parentesi dell'autoritarismo fascista e nazionalsocialista, alle forme contemporanee dello 'Stato sociale'.
Nella seconda metà dell'Ottocento era esplosa la 'questione ...
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D'AMELIO, Mariano
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 4 nov. 1871 da Camillo e da Luisa Manganelli. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli entrò nella magistratura come uditore nel 1893. Esordì come [...] Stato e regime, ed in essa il D. prendeva apertamente le distanze dagli indirizzi che prevalevano nell'ideologia, nazionalsocialista dello Stato, contrapponendo l'esperienza italiana della codificazione (cfr. su tale argomento, dello stesso D., La ...
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Delitti contro la pace e l'umanità. - I termini "delitti contro la pace" e "delitti contro l'umanità" si trovano usati ufficialmente per la prima volta nello statuto del tribunale militare internazionale [...] è stato sempre più recisamente considerato con un particolare sfavore, che raggiunge il suo apice nella letteratura nazionalsocialista tedesca (per la quale il delinquente politico è considerato il più spregevole dei delinquenti e sottoposto a ...
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Terrorismo
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Terrorismo
sommario: 1. Il terrorismo globale. 2. Fondamentalismo e terrorismo. 3. Una guerra di civiltà. 4. La cultura dei diritti di fronte al terrorismo. □ [...] il "terzo totalitarismo". In effetti, il suo obiettivo è lo stesso che animò la rivoluzione comunista e la rivoluzione nazionalsocialista: l'annientamento, su scala planetaria, dei valori e delle istituzioni della Città secolare. La quale non può non ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] delle riforme e della rivoluzione sociale. Il partito fascista tedesco si qualificava come Partito tedesco ‛nazionalsocialista dei lavoratori' (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei) e cercava in tal modo di sfruttare a proprio vantaggio ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] , ma deve avere una sua ideologia e una sua politica, proporsi mete nazionali e razziali. C. Schmitt vede nel partito nazionalsocialista il custode di questi valori e nel suo permeare di sé le varie istanze dello S. la loro adeguata realizzazione. In ...
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nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...
nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...