Poeta russo (Vologda 1787 - ivi 1855). Partecipò alle campagne contro Napoleone. Ammalato, cercò sollievo (1819-22) a Napoli; nel 1822 fu colpito da follia. Precursore di Puškin, che ne subì l'influenza, [...] imitò gli antichi, e fu soprattutto poeta anacreontico ed elegiaco contrapponendo questo suo neoclassicismo sotto la diretta influenza latina, al classicismo di origine francese e alle nuove correnti del sentimentalismo e del romanticismo. Scrisse ...
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Architetto (Landshut, Slesia, 1732 - Grüneiche 1808). Attivo dapprima a Breslavia, costruì numerose abitazioni di campagna in stile palladiano. Per Federico Guglielmo III costruì, fra l'altro, nel 1789 [...] la porta di Brandeburgo a Berlino (che, ispirandosi ai propilei greci, segnò il passaggio dal Barocco al Neoclassicismo in Germania) e il Teatro Nazionale (1800-02, ricostruito da K. F. Schinkel dopo il 1817) progettato con suo figlio Karl Ferdinand ...
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CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...] e, sotto la direzione di G.M. Paoletti, caposcuola riconosciuto del neoclassicismo toscano, conseguì, nel 1785, il premio di seconda classe di architettura per un progetto della cappella di S. Andrea Corsini nella chiesa del Carmine (Bibl. dell'Accad ...
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Scultore (Sciaffusa 1744 - Roma 1793). Dal 1754 a Londra, vi apprese l'arte del disegno e del modellare e completò la sua formazione all'Accademia di Copenaghen, a Parigi e a Roma. Influenzato dalle correnti [...] classicheggianti francesi e italiane, è uno dei più notevoli precursori del neoclassicismo, e segnatamente di A. Canova. A Roma, dove si stabilì dal 1778, T. esercitò la sua influenza anche sui giovani artisti stranieri, come F. A. von Zauner. Opere ...
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Pittore (Roma 1795 - ivi 1857). Allievo del padre Luigi (v.), di G. Landi e di V. Camuccini. Dal 1840 direttore dello Studio vaticano del mosaico, dal 1843 ispettore delle pubbliche pitture, presidente [...] (1854-55) dell'Accademia di S. Luca. Fu tra i più apprezzati esponenti del tardo neoclassicismo romano. Nei ritratti si libera talvolta dalla stanca imitazione di Raffaello che appesantisce le opere di soggetto storico e sacro. ...
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Architetto e incisore (n. 1740 circa - m. 1812), di origine scozzese. Dopo un viaggio a Roma (1768-69), elaborò progetti di ricostruzione delle terme imperiali e incisioni degli stessi monumenti (The baths [...] of the Romans, 1772). Dal 1779 architetto di Caterina II, introdusse in Russia la particolare interpretazione inglese del neoclassicismo: palazzi a Carskoe Selo (ora Puškin) e a Pavlovsk. ...
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Famiglia di architetti, di cui il più noto, Leopold (Vienna 1751 - Milano 1806), formatosi prima a Vienna, fu poi allievo e collaboratore di G. Piermarini a Milano. Il suo capolavoro, la Villa Reale di [...] Milano (1790, già Belgioioso, ora sede della Galleria d'arte moderna), è un raffinato esempio di neoclassicismo palladiano con elementi di gusto francese. Notevole, tra l'altro, la Villa Pesenti Agliardi (1798) a Sombreno. Ricordiamo anche: il ...
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Compositore (Polička, Moravia, 1890 - Liestal, Svizzera, 1959). Studiò con J. Suk e A. Roussel. Dal 1922 al 1940 risiedette a Parigi; nel 1941 si trasferì negli Stati Uniti, dove fu insegnante all'università [...] Scrisse molta musica di ogni genere, in un linguaggio influenzato principalmente dal folclore ceco e dal neoclassicismo. Notevoli alcune musiche orchestrali (sinfonie, concerti) e da camera (quintetti, quartetti), nonché l'opera teatrale Griechische ...
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Pittore (Ginevra 1766 - Morillon, Schleswig-Holstein, 1847). Esordì come incisore e illustratore, dedicandosi poi alla pittura di paesaggio. Divenne noto per le sue scene di genere, ispirate alla vita [...] campestre, dipinte con notevole freschezza; fu anche caricaturista. Con F. Massot e J.-L. Agasse formò un gruppo ben individuato nella pittura svizzera fra neoclassicismo e Biedermeier. Opere nei musei di Ginevra, Basilea, ecc. ...
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SEITZ, Ludovico
Palma BUCARELLI
Pittore, nato a Roma da famiglia tedesca nel 1844, morto ad Albano l'11 settembre 1908.
Fu iniziato all'arte dal padre Alessandro, anch'egli pittore e, come lui, aderì [...] al movimento cosiddetto dei "nazareni" (v.) o dei "puristi", sorto in Roma come reazione al neoclassicismo imperante e capeggiato dal tedesco Overbeck. Ma, nelle opere del S., come in quelle dei suoi compagni di parte, il nuovo verbo si risolse in un ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.