MORATÍN, Nicolás Fernández de
Alfredo Giannini
Poeta e autore teatrale spagnolo, nato nel 1737 a Madrid, dove morì l'11 maggio 1780: fu padre di Leandro Fernández de Moratín. Passò i primi anni della [...] figura centrale di quel circolo letterario della Fonda de San Sebastián, che tanta efficace influenza ebbe nel diffondersi del neoclassicismo in Spagna. Ivi, oltre che con Cadalso, con Iriarte, con López de Ayala, fu stretto d'amicizia con letterati ...
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FEDELI, Francesco, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1738 dal pittore Domenico e da Elena Zuliani, assunse dal padre il soprannome, poi cognomizzato, di Maggiotto. [...] come l'incisore G. S. Bartolozzi (iscritto dal 1772), lo scultore L. Zandomeneghi e alcuni dei più significativi pittori del neoclassicismo veneto, come G. Pedrini, A. Florian, G. C. Bevilacqua, G. A. Rusteghello, F. Hayez, N. Schiavoni, L. Querena e ...
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CHIAROTTINI, Francesco
Aldo Rizzi
Nacque a Cividale del Friuli il 29 genn. 1748 da Giobatta e Domenica Dini, possidenti decaduti. Dopo aver compiuto gli studi elementari nella città natale, con l'aiuto [...] contatto coi modi scenografici del Bibbiena, indi a Firenze, Napoli e Roma (1780-82), dove incontrò gli esponenti del neoclassicismo, fra cui il Canova. Rientrato nella terra natale, operò a Gorizia, Trieste e Cividale: qui affrescò in particolare lo ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] romana, quella del Rinascimento e dei periodi successivi, è da allora durato con alterne rinascite (neoclassicismo, postmodernismo ecc.).
Tipologie
L’o. architettonico classico rappresenta la soluzione formale più stabile dell’organismo struttivo ...
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DI CHIRICO, Giacomo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Nacque a Venosa (Potenza) il 27 genn. 1844 da Luigi e da Caterina Savino. Il padre morì quando egli era ancora piccolissimo, nel 1848. Il primo apprendistato [...] all'accademia di belle arti e frequentò lo studio del pittore T. De Vivo che, con il suo orientamento di attardato neoclassicismo, era rigidamente accademico. Nel 1868 si recò a Roma, dove rimase tre anni; tornato a Napoli, aprì uno studio e cominciò ...
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BISCARRA, Giovanni Battista
Paolo Venturoli
Nato a Nizza Marittima il 22 febbraio 1790, compì gli studi accademici presso Pietro Benvenuti a Firenze, dove si era trasferito con la famiglia per l'arrivo [...] pensionato di Vittorio Emanuele I. Studiò all'Accademia di S. Luca e divenne amico dei principali artisti del neoclassicismo romano, come Canova, Thorvaldsen, Tenerani, Camuccini e molti altri. Grande successo nell'ambiente romano ebbe il suo Rimorso ...
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SADA, Carlo
Elena Dellapiana
– Nacque a Bellagio (Como) il 14 maggio 1809 (De Amicis, 1879, s.p.), avviandosi presto agli studi artistici presso l’Accademia delle belle arti di Brera dove, a partire [...] si aggiudicò premi nei concorsi di architettura nel 1827 e 1830 ma, soprattutto, assorbì l’impostazione del tardo neoclassicismo, che aveva in Carlo Amati e negli Albertolli gli artefici di una robusta normazione mediante l’abbondante produzione di ...
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TICCIATI, Pompilio Giuseppe
Alessandra Giannotti
Figlio di Girolamo e di Maria Francesca Talloni, nacque a Firenze il 22 ottobre 1706 (www.aadfi.it/accademico/ticciati-pompilio-di-girolamo/). Allievo [...] duomo di Cortona nel 1776. Da convinto seguace della linea ‘purista’ del padre, Pompilio giunse a esiti prossimi al neoclassicismo, che si possono apprezzare nelle statue di stucco della Speranza e della Fede, poste nell’atrio dell’ospedale Vecchio ...
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Pittore e decoratore, nato nel 1756 a Bergamo dove, chiamato comunemente il "Borromini", visse fino al 1839. Figlio di Paolo, pittore in discreta fama per riflesso dell'opera di fra Galgario (v.), cominciò [...] con vaghi motivi ornamentali, e piccole composizioni mitologiche e allegoriche in cui mostra d'accogliere in pratica il Neoclassicismo, ma innestandovi con bel vigore le forme del Settecento.
Bibl.: U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura ...
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CARMIGNANI, Guido
Caterina Schulderer
Nacque a Parma il 14 sett. 1813 da Pietro e Giuseppina Tomasi; rimasto orfano, fu posto dal tutore nel collegio Lalatta. Continuando la tradizione familiare, tenne [...] boscoso (propr. eredi Carmignani), che rivela il legame del C. con la scuola accademica locale oscillante fra neoclassicismo e romanticismo. Due Burrasche (ibid.)sono opere di notevole valore, certamente ispirate da soggetti simili di scuola ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.