Pittore italiano (Roma 1891 - ivi 1978), allievo di G. A. Sartorio nell'Accademia di belle arti di Roma, dal 1929, ha insegnato decorazione nella stessa Accademia. Dopo un esordio segantiniano e una momentanea, [...] parziale adesione al futurismo, si orientò verso il neoclassicismo della corrente del Novecento, pur temperandolo con accenti d'origine preraffaellita. Ha studiato a fondo l'encausto e si è valso di questa tecnica, soprattutto nelle decorazioni ...
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Architetto (Genova 1768 - ivi 1835). Allievo di G. Barberi a Roma, ritornato a Genova (1793) fu uno degli edili della Repubblica ligure (1797). La sua maggiore attività ebbe inizio nel 1818, quando divenne [...] architetto civico. Le sue opere principali, di un nitido neoclassicismo, sono la facciata della chiesa di S. Siro (1820), il progetto per il pronao della chiesa dell'Annunziata (realizzato nel 1843), il teatro Carlo Felice (1826-28). Intelligente ...
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Architetto (Montagnola, Lugano, 1788 - ivi 1845), attivo in Russia. Iniziò a lavorare con il padre Giovanni Battista (1762-1819), architetto al servizio dello zar che, tra l'altro, aveva collaborato alla [...] riedificazione del Cremlino dopo l'incendio del 1812. Significativo esponente del neoclassicismo, G. realizzò a Mosca numerose opere: l'Università (1817-19), il palazzo del Consiglio di tutela, la Casa delle vedove (1820), il palazzo Lunin (1823, poi ...
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VESPIGNANI, Virginio
Bruno Maria Apollonj
Architetto, nato in Roma il 12 febbraio 1808, morto ivi il 4 dicembre 1882. È in Roma, con Luca Carimini, uno degli architetti più in vista di quel critico [...] periodo dell'architettura che segue il neoclassicismo e preludia all'eclettismo. Egli inizia la sua attività collaborando con il suo stesso maestro, il Poletti, e attenendosi quindi abbastanza fedelmente alla maniera classica propria di questo; ...
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Architetto (Pietroburgo 1761 - ivi 1811). Allievo a Parigi (1782-86) di J-.F. Chalgrin, Z. fu anche in Italia. Tornato a Pietroburgo, insegnò all'Accademia; per la sua imponente ricostruzione dell'Ammiragliato [...] (1806-23) è considerato, con A. N. Voronichin, il maggiore rappresentante del neoclassicismo russo. ...
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JACOMETTI, Ignazio
Simona Sclocchi
Nacque a Roma da Antonio e da Anna Maria Lang il 16 genn. 1819.
Terzogenito di cinque fra fratelli e sorelle, proveniva da un'antica famiglia romana, legata agli Orsini, [...] della Disciplina.
Il 29 giugno 2002 si è tenuto un convegno sull'opera dello J. ad Anguillara dal titolo "Il neoclassicismo. Anguillara Sabazia e la riscoperta del genio di Ignazio Jacometti".
Un ritratto dello J. dipinto da F. Gai si conserva ...
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Architetto italiano (Firenze 1792 - ivi 1867), attivo a Firenze, dove costruì, tra l'altro, il palazzo di C. Borghese (1821) e il campanile di S. Croce (1865), sistemò l'interno del duomo (1842) e la facciata [...] della compagnia della Misericordia (1843): opere dignitosamente ispirate sia all'ultimo neoclassicismo sia al Cinquecento e al Trecento toscani. ...
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Scrittore spagnolo (Valladolid 1697 - Madrid 1764). Scrisse un poema di argomento biblico, El robo de Dina (1727), alcune egloghe, due tragedie, Virginia e Athaulpho, pubblicate con due Discursos sobre [...] las tragedias españolas (1750-53), nei quali difende la sua posizione di seguace del neoclassicismo francese che in seguito ripudiò, accogliendo "la opinión inglesa", vale a dire la poetica del teatro di J. Dryden e di J. Addison. Pubblicò inoltre l' ...
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Pittore e incisore (Santander 1781 - Madrid 1859), capostipite di una famiglia d'artisti. Studiò a Madrid e presso J.-L. David a Parigi (1802-06); fu a Roma con G. Ferro fino alla restaurazione; tornato [...] in patria (1823) fu il massimo esponente del neoclassicismo; in seguito divenne rettore dell'accademia di Madrid e direttore del museo del Prado (1838-57), che riorganizzò e di cui compilò il primo catalogo sistematico; fondò un laboratorio ...
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Architetto spagnolo (Barcellona 1850 - ivi 1923). Ebbe un ruolo importante nel movimento per la rivendicazione dell'autonomia politica e culturale della Catalogna; contribuì, anche con l'insegnamento presso [...] la scuola di architettura di Barcellona, di cui fu direttore (1900-19), al superamento del neoclassicismo e dell'eclettismo. Nonostante l'appariscente ricchezza ornamentale, le sue realizzazioni sono espressione della tendenza razionalista e purista ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.