realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] la natura di pseudoproblema, in quanto non suscettibile di verifica sperimentale. Nella riflessione successiva al neopositivismo il problema della r. è stato variamente discusso all'interno del rinnovato dibattito sul realismo.
Psicologia ...
Leggi Tutto
GONSETH, Ferdinand
Valerio TONINI
Matematico e filosofo delle scienze, nato a Sonvilier, Giura Bernese, il 22 settembre 1890, prof. di matematiche superiori all'École poiytechnique fédérale di Zurigo. [...] in quanto aperta all'esperienza, senza nessun vincolo aprioristico.
Lo sperimentalismo gonsethiano si distingue dalle correnti neopositiviste per la sua più ampia e comprensiva strutturazione di elementi psicologici e razionali. La rivista Dialectica ...
Leggi Tutto
TARSKI, Alfred
Vito A. BELLEZZA
Studioso di logica matematica, nato a Varsavia il 14 gennaio 1902, naturalizzato americano nel 1945. Dopo aver insegnato nell'univ. di Varsavia e dal 1939 in varie università [...] J. H. Woodger), Oxford 1956; Ordinal algebras: studies in logic and the foundations of mathematics, Amsterdam 1956.
Bibl.: F. Barone, Il neopositivismo logico, Torino 1953, pp. 346-58; K. R. Popper, A note on T.'s definition of truth, in Mind, 1955 ...
Leggi Tutto
verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] è l’Assoluto.
Una versione della teoria della verità come coerenza è presente anche in alcuni esponenti del neopositivismo (positivismo e neopositivismo), come Otto Neurath, secondo il quale la verità di un enunciato consiste nel suo essere coerente ...
Leggi Tutto
Concezione epistemologica che tende a formulare concetti e linguaggio di una teoria scientifica nei termini di un’altra teoria considerata più fondamentale. Anche, la tesi secondo cui ogni asserto scientifico [...] termini di definizioni operazionali (per es., in P.W. Bridgman). Tale programma ha soprattutto caratterizzato il neopositivismo originario, passato da una primitiva fase fenomenistica (riduzione delle asserzioni e dei termini teorici ad asserzioni su ...
Leggi Tutto
Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] e che si è definito 'positivismo'. Il primo punto da sottolineare è che si tratta di un movimento culturale complesso. Il neopositivismo di un Carnap ha poco a che vedere, per esempio, con il positivismo di Comte. Durkheim è influenzato da quest ...
Leggi Tutto
Politica
Nicola Matteucci e Angelo Panebianco
di Nicola Matteucci e Angelo Panebianco
POLITICA
Politica di Nicola Matteucci
La parola
Politica - nella lingua italiana - è generalmente un aggettivo [...] , 1989).L'innovazione culturale è rappresentata dal positivismo e dall'impulso che il positivismo nell'Ottocento, e il neopositivismo in questo secolo, danno alle scienze sociali empiriche, sulla base dell'idea che sia possibile applicare al campo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] di sistema ipotetico-deduttivo, un’espressione che conoscerà anche una certa fortuna in ambito filosofico con il neopositivismo. Scrive Pieri in un passaggio cruciale di questo testo:
Carattere principalissimo degli enti primitivi d’un qualsivoglia ...
Leggi Tutto
Varsavia, Scuola logica di
Movimento filosofico, iniziato sotto l’influenza di Twardowski come reazione all’irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi; la scuola (propr. Scuola di Leopoli-Varsavia) [...] più interessato, tra i logici polacchi, al rapporto linguaggio-conoscenza, anche se non aderì mai alle posizioni del neopositivismo classico, ma sostenne prima una tesi convenzionalistica (secondo la quale il linguaggio determina, almeno in parte, il ...
Leggi Tutto
Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] e di una filosofia della scienza basate esclusivamente sulla s., ideale al quale molti autori, più o meno vicini al neopositivismo (N. Goodman, W. Sellars, L. Wittgenstein, K.R. Popper, N.R. Hanson, T. Kuhn), hanno contrapposto la tesi dell ...
Leggi Tutto
neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.