Nelli, Piero. - Regista cinematografico e televisivo italiano (Pisa 1926 - Sarteano, Siena, 2014). Dopo l’esordio nel cinema in qualità di aiuto regista nelle pellicole Riso amaro (1949) e Non c’è pace [...] della Guinea-Bissau, di cui testimonia il lungometraggio Labanta Negro, 1966) ed esponente dallo stile personalissimo del neorealismo italiano coniugato con un rigoroso senso etico e grande passione sociale, N. si è felicemente sperimentato anche ...
Leggi Tutto
Zhangke, Jia. – Regista cinematografico cinese (n. Fenyang, Shanxi, 1970). Tra i più interessanti esponenti del nuovo cinema cinese, dopo gli studi all'accademia cinematografica di Pechino ha girato alcuni [...] impatto con la modernità. Profondamente influenzato dal cinema europeo, in particolare dalla nouvelle vague francese e dal neorealismo italiano, ha diretto, tra gli altri film: Zhantai (Platform, 2000); Ren xiao yao (Unknow pleasures, 2002); Shijie ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico italiano (Milano 1914 - Roma 2005), figlio di Felice. Fondatore della Cineteca italiana di Milano, architetto e sceneggiatore, passò alla regia con Giacomo l'idealista (1942). Affermatosi [...] nel clima del neorealismo, L. contribuì allo svolgimento del cinema italiano fino agli anni Ottanta, distinguendosi per la versatilità del linguaggio. Tra i suoi film, spesso riduzioni di opere letterarie: Il bandito (1946); Senza pietà (1947); Il ...
Leggi Tutto
SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] periferia di San Francisco. In Italia con l'avvento del neorealismo, diminuito notevolmente l'uso di s. costruite - che , nn. 7-8, 1961; G. Fiorini, Considerazioni sulla scenografia cinematografica, ibid., n. 12, 1962; A. Moravia, "Grande angolo Sogni ...
Leggi Tutto
RECITAZIONE
Mino Argentieri
(XXVIII, p. 958)
Cinematografia. - Inconfondibilmente diversa da quella teatrale, la r. cinematografica implica l'uso di risorse espressive consone alle potenzialità della [...] attori tra una forma e l'altra di spettacolo.
L'attore cinematografico. - Il cinema, agli inizi, sembra aprire le file soprattutto dai creatori. Nel secondo dopoguerra il neorealismo italiano, riprendendo alcune esperienze compiute dai cineasti ...
Leggi Tutto
MORAVIA, Alberto (App. I, p. 874)
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore. Durante la guerra M. (che nel 1941 sposa Elsa Morante, da cui si separerà ventuno anni dopo) è tentato - ma non senza cedere qualche [...] dell'educazione sentimentale già trattato in Agostino; dal neorealismo a tinte dialettali (anche se la tendenza saggistica, note di viaggio), ora sul Corriere della sera. Critico cinematografico del settimanale L'Espresso, M. è anche condirettore di ...
Leggi Tutto
GUERRA, Antonio, detto Tonino
Giuseppe Leonelli
Narratore, poeta e sceneggiatore cinematografico, nato a Santarcangelo di Romagna (Forlì) il 16 marzo 1920. Deportato in Germania durante la seconda guerra [...] svolto un'intensa e proficua attività di sceneggiatore cinematografico, imponendosi in breve come una delle presenze narrativa in lingua di G., aperta da due romanzi sostanzialmente neorealisti, La storia di Fortunato (1952) e Dopo i leoni ...
Leggi Tutto
PRISCO, Michele
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Torre Annunziata il 18 gennaio 1920. Esordisce con una raccolta di racconti (alcuni dei quali anticipati in riviste), La provincia addormentata [...] di P.) e sottintende un distacco dall'imperante neorealismo.
Questi aspetti si consolidano nel primo romanzo, Gli (1968) per il giornalismo. P. è anche saggista, critico cinematografico de Il mattino e critico letterario del settimanale Oggi.
Bibl.: G ...
Leggi Tutto
JOVINE, Francesco
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Guardialfiera (Campobasso) il 9 ottobre 1902.
Esordì con un romanzo, Un uomo provvisorio (Modena 1934), cui seguirono i racconti di Ladro di galline [...] lontano, come in Signora Ava e nel Pastore sepolto, dai pericoli di un verismo sciatto, dialettale, o di un neorealismo crudo, quasi cinematografico - si tempera di umore, si vena di lirismo, tende ancor esso all'allusivo.
Bibl.: A. Bocelli, in La ...
Leggi Tutto
Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] giovani e nuovi', nati e vissuti con la generazione del cinematografo, come Alessandro Blasetti e Mario Camerini. Durante gli anni del ruolo di autore del r., prima in Italia con il Neorealismo, poi in Francia con la Nouvelle vague, nata alla fine ...
Leggi Tutto
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...