Regista cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Genova il 22 febbraio 1930. Formatosi nel dopoguerra sui moduli del neorealismo, è rimasto sostanzialmente fedele alle ragioni della sua prima educazione. [...] Dopo avere recitato nei film sulla Resistenza di C. Lizzani (Achtung! Banditi!, 1951, e Cronache di poveri amanti, 1954), si dedica alla regia, scegliendo un film sulla fine della seconda guerra mondiale ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] spettatore ed è a questo punto, sottolinea Morin, che il 'cinematografo' diventa finalmente 'cinema': quel che si crea è un vero nei vari Paesi la lezione di movimenti storici come il Neorealismo italiano, la Nouvelle vague francese e il Free Cinema ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] L'uomo di Aran) ancora di Flaherty, sino ai primi assaggi del Neorealismo italiano come La nave bianca (1941) di R. Rossellini (e F. politico.
D'altra parte, il rapporto tra la finzione cinematografica, intesa come processo creativo, e la sua resa ...
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(XIII, p. 537; App. I, p. 542; II, I, p. 819; III, I, p. 511; IV, I, p. 645)
Territorio e popolazione. - Dopo gli accordi di pace sottoscritti a Camp David nel 1979, Israele ha gradualmente reso all'E. [...] , di cui era stato aiuto regista, accogliendo anche le suggestioni del neorealismo italiano. Ai maggiori film di Abū Sayf (Lak yawm yā ẓālim lo stato sviluppò finalmente un indirizzo di politica cinematografica: mentre dal 1959 era in funzione l' ...
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SVEZIA (XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, 11, p. 933; III, 11, p. 877)
Carmelo Formica
Marco Villani
Ullrich Hartmut
Mario Gabrieli
Stefano Ray
Häkan Wettre
Al censimento del 1970 la popolazione [...] onirici di Kafka, dall'inventività linguistica di Joyce, al neorealismo dei prosatori americani.
Già intorno al 1934-35 G comune un mondo d'immagini e un procedimento di tipo cinematografico. Alla fine degli anni Cinquanta anche E. Nemes conglomerava ...
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REALISMO.
Mario De Caro
Federico Bertoni
Daniele Dottorini
– Filosofia. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Cinema. Bibliografia
Filosofia di Mario De Caro. – Sino agli anni Novanta il r. è stato [...] 1830 e il 1890), dei movimenti culturali (Naturalismo, Neorealismo, Realismo socialista ecc.) o dei singoli generi letterari al reale. È in questa prospettiva che il r. cinematografico contemporaneo, se da una parte si connette in profondità alla ...
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Fin dai suoi albori il c. è stato strettamente connesso con la moda. L'abbigliamento infatti riveste un ruolo fondamentale in un film dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere la [...] ., alla fine degli anni Cinquanta, all'indomani dei suoi successi cinematografici, lanciò la moda della coda di cavallo, delle ballerine e gli abiti miseri da popolana presi in prestito dal neorealismo. Con l'affermarsi di Cinecittà e la nascita ...
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Registi e produttori cinematografici belgi, nati rispettivamente a Engis il 21 aprile 1951 e ad Awirs il 10 marzo 1954. Divenuti celebri presso il grande pubblico sul finire degli anni Novanta con il loro [...] in più di un’occasione dagli stessi registi. La lezione bressoniana, ma più in generale quella dello stile cinematografico cui il Neorealismo italiano ha dato origine, impongono di inquadrare ciascuno dei film dei D. all’interno di una concezione ...
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MONICELLI, Mario
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Viareggio il 16 maggio 1915. Di famiglia mantovana, figlio di un giornalista, appassionato di cinematografo, polemico critico del foglio [...] . All'inizio, in coppia con Steno (S. Vanzina), firma sceneggiature e regie, convincendo Totò a recuperare, nella stagione del neorealismo, una propria vocazione realistica (Totò cerca casa, 1949; Guardie e ladri, 1951). Staccatosi da Steno, M. diede ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] artistica ed espressiva negli anni Quaranta, quando contribuì in maniera determinante alla nascita di una nuova cultura cinematografica, il Neorealismo.
Figlio di un assicuratore napoletano, dopo un'infanzia trascorsa a Napoli D. S. si diplomò in ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...