Genina, Augusto
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 28 gennaio 1892 e morto ivi il 28 settembre 1957. Entrato in contatto con il mondo del cinema nei primi anni Dieci capì subito [...] Pathé Frères per la quale G. curò con Francesca Bertini l'adattamento cinematografico di Beatrice d'Este (1912) di Ugo Falena. In seguito, paludi pontine; se questo fece parlare di Neorealismo si trattò indubbiamente di un'accezione particolare del ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] di intrattenimento), esso soffrì del confronto con il Neorealismo italiano, a cui si volle imparentare nella volontà del muro di Berlino, nel novembre 1989, ha colto le cinematografie dei due contrapposti Stati in condizioni difficili, così che, ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] , Paris 1920.
S.A. Luciani, Verso una nuova arte: il cinematografo, Roma 1920.
B. Balázs, Der sichtbare Mensch, oder die Kultur J.-L. Baudry, L'effet cinéma, Paris 1978.
C. Zavattini, Neorealismo ecc., a cura di M. Argentieri, Milano 1979.
R. Bellour ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] di territorio privilegiato. Ciò spiega la nascita di un genere cinematografico particolare, noto come woman's film, nel quale la donna e tranquilla da far rinvenire momenti del più domestico Neorealismo italiano. Ma un'ombra incombeva su quel cinema ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] dimostra Ossessione (1943) di Luchino Visconti, anche al Neorealismo. Il film comico, che aveva furoreggiato all'epoca , a cura di G.P. Brunetta, 3° vol., L'Europa. Le cinematografie nazionali, Torino 2000 (in partic. t. 1: S. Lowry, Cinema nazista ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] ambito dell'esperienza del Neorealismo, sono importanti a questo riguardo. Restava, sì, anche in loro, la non teatralità e non letterarietà del cinema, ma solo nel senso di non essere il cinema stretto teatro cinematografato o esterno scimmiottamento ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] . È allora che si manifesta il vero e proprio effetto cinematografico, l'illusione ottenuta dalla macchina: la macchina da presa scende italiani, dall'epoca dei 'telefoni bianchi' al Neorealismo, provenivano, come per es. Virgilio Marchi e ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] stata insomma più capace di far evolvere il linguaggio cinematografico, a differenza della Scuola di Brighton inglese (1896- , a differenza di quello che accadde in Italia con il Neorealismo, si assistette a una continuità con il cinema del periodo ...
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Francesco Zippel
Colonna sonora
«La musica per film ha il gesto del bambino che canta nel buio per proteggersi»
(T.W. Adorno)
Intervista a Ennio Morricone
di
25 febbraio
Nell’annuale cerimonia di consegna [...] . Picabia e con musica di E. Satie (come intermezzo cinematografico del balletto Rêlache) e nel Ballet mécanique di F. Léger O. Welles, 1950), C. Rustichelli – forse il più ‘neorealista’ e genuino dei compositori italiani, si pensi al sodalizio con P ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] politico verificatosi, ma vi concorsero i film del Neorealismo, molto amati nell'URSS, espliciti nell'additare i , 1987, Oci ciornie), pregiata quanto altre ne ha registrate la cinematografia sovietica (per es. Dama s sobačkoj, 1960, La signora dal ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...