Alessandrini, Goffredo
Stefania Carpiceci
Regista cinematografico, nato al Cairo (Egitto) il 9 settembre 1904 e morto a Roma il 16 maggio 1978. Tra i più rappresentativi cineasti italiani degli anni [...] dal romanzo di A. Rand, alla cui riduzione cinematografica avevano lavorato Orio Vergani e Corrado Alvaro, il ., Il cinema del regime, Roma 1993², pp. 144-46 e passim, e 3° vol., Dal neorealismo al miracolo economico. 1945-1959, Roma 2000³, passim. ...
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Vallone, Raf (propr. Raffaele)
Gabriella Nisticò
Attore teatrale e cinematografico, nato a Tropea (Catanzaro) il 17 febbraio 1916 e morto a Roma il 31 ottobre 2002. Si impose come figura attoriale del [...] Risi e in La spiaggia (1954) e Guendalina (1957) di Lattuada. Grazie al consolidamento della sua fama come attore del Neorealismo, V. valicò i confini per cimentarsi in Francia sotto la direzione di Marcel Carné (Thérèse Raquin, 1953, Teresa Raquin ...
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Rondi, Brunello
Bruno Roberti
Sceneggiatore, saggista e regista cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 26 novembre 1924 e morto a Roma il 7 novembre 1989. Collaboratore creativo di grandi registi [...] come Roberto Rossellini e soprattutto Federico Fellini, si formò nella cruciale temperie cinematografica del Neorealismo. Attratto dalle ambiguità delle passioni, interessato a indagare le superstizioni e gli stati patologici della psiche e ...
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BERLANGA, Luis Garcia
Simona Pellino
Berlanga, Luis García (propr. Berlanga Martí, Luis García)
Regista cinematografico spagnolo, nato a Valencia il 12 giugno 1921. Rappresentante della nuova generazione [...] da quello raffigurato nei drammi storici nazionali, promossi dal regime franchista. Il suo cinema, dapprima influenzato dal Neorealismo di Cesare Zavattini e spesso soggetto alle restrizioni della censura, ha saputo trarre alimento, pur con alterni ...
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De Seta, Vittorio
Mario Sesti
Regista cinematografico, nato a Palermo il 15 ottobre 1923. Documentarista innovatore nell'uso del colore, nell'abolizione quasi totale della voce fuori campo e soprattutto [...] panoramici come il cinemascope, attestano una capacità di scrittura cinematografica che riesce a cogliere la verità dei riti millenari della sociale e l'uso di attori non professionisti, eredità del Neorealismo. Del 1966 è Un uomo a metà, in cui la ...
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Benetti, Adriana
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica, nata a Comacchio (Ferrara) il 4 dicembre 1919. Con la sua delicata figura e il sorriso malinconico ha rappresentato la ragazza innocente, [...] di Mario Bonnard, accanto ad Aldo Fabrizi al suo esordio cinematografico, e la fragile ragazza in attesa di un figlio e famigerata pineta toscana, questo film, discusso esempio di Neorealismo 'nero', offrì alla B. il ruolo più interessante ...
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Rondi, Gian Luigi
Federica Pescatori
Giornalista e critico cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 10 dicembre 1921. In oltre cinquant'anni di professione si è distinto come figura di rilievo della [...] della Democrazia cristiana, cominciò a scrivere per la "Rivista del cinematografo" e su "La fiera letteraria", oltre a inaugurare l'attività (1991). Oltre alle testimonianze sul cinema italiano Neorealismo italiano (1951) e Cinema italiano oggi (1950 ...
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Poggioli, Ferdinando Maria
Stefania Carpiceci
Regista cinematografico, nato a Bologna il 15 dicembre 1897 e morto a Roma il 2 febbraio 1945. Appartenne (con Renato Castellani, Mario Soldati, Luigi Chiarini, [...] edulcorate dei telefoni bianchi ai toni accesi del Neorealismo. A lungo ingiustamente dimenticato, è stato rivalutato Venti, come collaboratore della rivista di Alessandro Blasetti "Cinematografo". Nel 1930 iniziò una lunga gavetta, prima come ...
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Risi, Marco
Valerio Caprara
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Milano il 4 giugno 1951. Dopo un lungo 'tirocinio' in diversi ambiti dell'ambiente del cinema, si è rivelato attento [...] realistico 'all'americana' le vicende vissute da alcuni ragazzi dentro e fuori dal carcere, inaugurando così il cosiddetto neo-Neorealismo. Nel 1989 ha ricevuto ex aequo il Gran premio speciale della giuria al Festival di Montréal per Mery per sempre ...
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Regista, sceneggiatore e critico cinematografico italiano (Roma 1922 - ivi 2013). Dopo aver contribuito all'affermazione del Neorealismo, soprattutto in veste di critico e sceneggiatore, si è imposto come [...] nei suoi libri), approfondì la conoscenza del mezzo cinematografico girando documentari. Passato al film di finzione, la concedere all'istanza privata. Con l'esaurirsi delle poetiche neorealiste si è misurato con le forme del cinema popolare, ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...