FRANCIOLINI, Giovanni Battista (Gianni)
Francesco Bono
Nato a Firenze il 1° giugno 1910, il F. si trasferì non ancora ventenne a Parigi, dove si interessò ai movimenti d'avanguardia ed entrò in contatto [...] in questa prospettiva - nonostante il moralismo che preme la vicenda - è da considerarsi tra i film che aprirono la strada al neorealismo.
Il F. realizzò poi una commedia, Giorni felici (1943), ispirata all'omonima pièce di C.-A. Puget, che ebbe tra ...
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Gora, Claudio
Guglielmo Siniscalchi
Nome d'arte di Emilio Giordana, attore cinematografico e televisivo e regista cinematografico, nato a Genova il 27 luglio 1913 e morto a Rocca Priora (Roma) il 13 [...] brevi e taglienti, un'estetica del frammento che testimonia la sensibilità dell'autore per i canoni del Neorealismo. Elementi che, insieme a una forte componente melodrammatica, contraddistinguono anche Febbre di vivere, liberamente tratto dal dramma ...
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Merlini, Marisa
Stefano Masi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 6 agosto 1923. Nota soubrette del teatro di varietà, la M. è stata anche un'apprezzata caratterista del cinema italiano [...] tuttavia ravvivare con la sua ironia e spontaneità popolare conquistandosi l'affetto del pubblico. Oltre che nei citati classici del 'neorealismo rosa', la si ricorda per le sue apparizioni in Padri e figli (1957) di Monicelli, in un episodio di I ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] agli Stati Uniti, l'Europa ha confermato quanto sia ancora viva nei vari Paesi la lezione di movimenti storici come il Neorealismo italiano, la Nouvelle vague francese e il Free Cinema inglese.
In Italia N. Moretti ha ancora una volta dimostrato il ...
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Scarpelli, Furio
Stefania Carpiceci
Sceneggiatore e giornalista, nato a Roma il 16 dicembre 1919. Dalla fine degli anni Quaranta all'inizio degli anni Ottanta, ha costituito, in coppia con Age, uno [...] , dal quale ha soprattutto appreso quei toni d'ispirazione tragicomica che, miscelati alla grande tradizione realistica del Neorealismo, hanno successivamente costituito la base della commedia all'italiana. Tra le numerose opere di genere realizzate ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] : si tratta di fare qualcosa che non faccia perdere alla città il primato di capitale mondiale dell’arte cinematografica. Il neorealismo favorisce la rinascita di una nuova etica e di una nuova epica sia per la critica che per il pubblico. Anche ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] il quotidiano e le scene vengono girate per le strade, nelle case, in città o nelle periferie. Lo scopo degli artisti neorealisti è quello di rendere in modo obiettivo la realtà politica e sociale del paese in un momento di grandi cambiamenti. Nel ...
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JANNACCI, Enzo
Stefano Pivato
Vincenzo (Enzo) Jannacci nacque a Milano il 3 giugno 1935. I genitori gli imposero il nome del nonno, che, di origine macedone, era emigrato in Puglia, dove aveva conosciuto [...] di poesia schietta sostenuta da un amore per la povera gente»; Cesare Zavattini lo avrebbe considerato un «esponente del neorealismo nella canzone d’autore». Qualche anno più tardi Umberto Eco accolse nei libri della Bompiani L’incompiuter (1974 ...
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LA CAVA, Mario
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Bovalino, in Calabria, l'11 sett. 1908 da Rocco, maestro elementare, e da Marianna Procopio.
La madre, donna semplice e poco istruita, era tuttavia dotata [...] attendere che la mutata realtà culturale del dopoguerra desse spazio a scrittori che, sulla lunghezza d'onda del neorealismo, orientavano la loro indagine su temi sociali, in particolare meridionalisti. Nel 1953, nella collana "I gettoni", della casa ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] cui al primato dell'azione si sostituisce il primato del vedere e del vagare: i personaggi del cinema moderno, di cui il Neorealismo è l'iniziatore, si ritrovano in un mondo in cui scompare l'azione e ciò che rimane è un mondo frammentato, in crisi ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...