Čiaureli, Michail Edišerovič
Vivia Benini
Regista e attore georgiano, nato a Tbilisi il 6 febbraio 1894 e morto ivi il 31 ottobre 1974. Dopo aver partecipato in gioventù al momento di fervore creativo [...] , Artista del Popolo dell'URSS), Moskva 1950.
G. Fofi, M. Morandini, G. Volpi, Storia del cinema, 2° vol., Dal neorealismo alla fine della guerra fredda, Milano 1988, pp. 19596.
R. Renzi, Il cinema dei dittatori, Bologna 1992, passim.
O. Bulgakowa ...
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Arata, Ubaldo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Ovada (Alessandria) il 23 marzo 1895 e morto a Roma il 7 dicembre 1947. Professionista di talento, A. operò nel periodo che va dagli anni [...] a Roma città aperta, in "Urbs, silva et flumen", 1987, 2, pp. 12-13.
P. Bavazzano, Dai fasti di Cinecittà alla nascita del neorealismo: un ovadese nel mondo del cinema, in "Urbs, silva et flumen", 1987, 3, pp. 22-24.
N. Lodato, Ubaldo Arata: due ...
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GERMANIA (XVI, p. 667; App. I, p. 650)
Elio MIGLIORINI
Luciano MIURIN
Hubert JEDIN
Amedeo TOSTI
Italo FALDI
Georg LILL
Bonaventura TECCHI
Gli ingrandimenti territoriali della Germania nazional-socialista. [...] letteratura nazista invece con un preciso senso della realtà e con esasperati caratteri nazionalistici; così nella neue sachlichkeit (neorealismo) c'erano già il bisogno di un contenuto etico, la rinnovata importanza dell'ambiente storico e sociale ...
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GRAN BRETAGNA e Irlanda del Nord, Regno Unito di
Attilio Celant
Livio Tornetta
Francesca Socrate
Guido Bulla
Eugenia Equini Schneider
Enrico Zanini
Colin Swift
Donatella Calabi
Nicola Balata
Stefania [...] si conclude, per es., The lord of the rings di J.R. Tolkien [trad. it., 1970] e nel 1959, nella piena del neorealismo ''arrabbiato'', si completa la Gormenghast trilogy di M. Peake [trad. it., 1981]). E d'altro canto esiste un indirizzo critico più ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...] a volte i connotati tipici dell'empirismo delle scuole scandinava e anglosassone, e a volte sfociava in un compiaciuto ‛neorealismo populista', cui non erano forse estranee le tesi gramsciane per una cultura nazional-popolare, ma che non andava al ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] II, pp. 287-301; E. Flaiano, La porta del cielo, in Benedetta Celluloide! L’esperienza Orbis-Universalia negli anni del Neorealismo, «Ciemme. Ricerca e informazione sulla comunicazione di massa», 138-139, settembre 2002, pp.74-75, testo tratto da E ...
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INGRAO, Pietro
Albertina Vittoria
Le origini e l'antifascismo
Nacque a Lenola (oggi provincia di Latina) il 30 marzo 1915 da Francesco Renato, impiegato comunale, vicino ai socialisti riformisti, e [...] dal romanzo dell’americano James Cain Il postino suona sempre due volte, che fu il primo film del neorealismo cinematografico italiano. La sceneggiatura era firmata da Alicata, De Santis, Antonio Pietrangeli, Puccini, Visconti, mentre la firma di ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] lingua nazionale. Veri e propri casi di ibridismo sono i dialoghi di molti film appartenenti ai generi detti del Neorealismo rosa e della Commedia all’italiana, nei quali forme dialettali tipiche, soprattutto romanesche (anvedi, aho, bona «avvenente ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] . In quel periodo L. acquisì da un lato un'ossessione quasi maniacale per i dettagli documentaristici tipici del Neorealismo italiano, dall'altro un vivo interesse per la realizzazione delle complesse sequenze d'azione nei film di grande impegno ...
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Ungheria
Cinematografia
Il cinema dell'U. fu uno dei più floridi d'Europa tra la fine della Prima guerra mondiale e la fine della Seconda, nonostante una grave crisi attraversata durante gli anni Venti. [...] va ricordato: Valahol Európában (1947) è accaduto in Europa, di Géza Radványi, film chiaramente influenzato dal Neorealismo. Nel 1948, con la costituzione della Repubblica popolare di Ungheria sotto egemonia sovietica, l'industria cinematografica ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...