Goretta, Claude
Ester C. de Miro d'Ajeta
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 23 giugno 1929. Tra i maggiori esponenti del cinema svizzero, ha mostrato nei suoi film situazioni e personaggi [...] dopo un'esperienza di cinéphile in cui, assieme ad Alain Tanner, programmò in un cineclub di Ginevra film del Neorealismo italiano, della Nouvelle vague e documentari sociali tedeschi censurati dal nazismo, durante un soggiorno a Londra in compagnia ...
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Catene
Stefano Della Casa
(Italia 1949, 1950, bianco e nero, 86m); regia: Raffaello Matarazzo; produzione: Labor/Titanus; soggetto: Libero Bovio, Gaspare Di Majo; sceneggiatura: Aldo De Benedetti, Nicola [...] che avvenga la tragedia.
Lo straordinario successo commerciale di Catene fu considerato all'epoca l'atto di morte dell'esperienza neorealista e l'avvio di una nuova fase del cinema italiano, più attenta al mercato e meno interessata al dramma della ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] .
Verso il concetto di modernità cinematografica: il rapporto del cinema con le altre arti
Più ancora che nel discorso sul Neorealismo, l'originalità del pensiero di B. risulta chiara nei saggi che egli dedicò al rapporto tra il cinema e le ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] " di A. Béguin, cui Bazin collaborava abitualmente, tra l'altro introducendovi Amédée Ayfre, l'autore della definizione del Neorealismo italiano come 'realismo fenomenologico'. Ma fu del tutto originale il modo in cui la rivista fece lievitare questi ...
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Franciolini, Gianni
Simone Emiliani
Regista cinematografico, nato a Firenze il 1° giugno 1910 e morto a Roma il 1° gennaio 1960. Influenzato dal cinema francese degli anni Trenta e dalle atmosfere del [...] da una parte di quel fatalismo del realismo poetico francese e anticipatore dall'altro di certi elementi propri del Neorealismo (l'uso degli esterni). Realizzò nello stesso anno Giorni felici, interpretato da Amedeo Nazzari e Lilia Silvi e tratto ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] cinéma, Paris 1977 (trad. it. Cinema e psicanalisi, Venezia 1980).
J.-L. Baudry, L'effet cinéma, Paris 1978.
C. Zavattini, Neorealismo ecc., a cura di M. Argentieri, Milano 1979.
R. Bellour, L'analyse du film, Paris 1979.
C. Johnston, The subject of ...
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De Benedetti, Aldo
Francesco Suriano
Commediografo e sceneggiatore, nato a Roma il 13 agosto 1892 e morto ivi il 19 gennaio 1970. Rappresentante del teatro d'evasione del periodo fra le due guerre, [...] Nelle sue sceneggiature D. B. trasfuse la propria visione da cantore di mondi scomparsi, e anticipò alcuni temi del Neorealismo come l'attenzione al mondo della piccola borghesia e al melodramma popolare.
La sua intensa attività di commediografo durò ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] Fin dall'inizio Aristarco impresse una forte impronta alla sua rivista, avviando la tesi di un necessario passaggio dal Neorealismo ‒ a suo giudizio ormai involuto ‒ al realismo e dalla cronaca alla storia, e individuando in particolare nell'opera di ...
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Uher, Štefan
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Prievidza (Slovacchia) il 4 luglio 1930 e morto a Bratislava il 29 marzo 1993. Autore di Slnko v síeti (1962, Il sole nella rete) [...] FAMU di Praga (la Facoltà di cinema dell'Accademia delle Muse), dal 1955 al 1959, esordì nel documentario, influenzato dal Neorealismo (Cesare Zavattini e Vittorio De Sica), scegliendo come tema la vita delle persone semplici, ed evitando il realismo ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] in Europa vi fu una progressiva ripresa dell'iniziativa creativa e del ruolo di autore del r., prima in Italia con il Neorealismo, poi in Francia con la Nouvelle vague, nata alla fine degli anni Cinquanta, e con l'affermazione in tutto il mondo del ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...