Architetto italiano (Roma 1904 - Marmore 1984). Uno degli esponenti più inquieti del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale), inizialmente legato alle eredità linguistiche novecentiste si [...] delle Poste di piazza Bologna a Roma, 1934). Con il quartiere Tiburtino dell'INA-Casa, R. promosse la cd. tendenza neorealista dell'architettura italiana degli anni Cinquanta.
Vita e opere
Laureatosi a Roma nel 1929, entrò a far parte del MIAR. R ...
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Scrittore italiano (Salerno 1904 - Roma 1990). Esordì con un libro di versi, Aver vent'anni (1929, rielaborati, più tardi, e raccolti con altri nuovi, in Poesie a ritroso, 1962); seguirono un romanzo, [...] e due raccolte di racconti, Bugie (1932), Distacco (1934), di delicata sensibilità e di gusto già quasi neorealista. Dalla polemica sul neorealismo e sul contenutismo si svolse poi la sua attività critica, che innesta sul tronco dello storicismo un ...
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Calamai, Clara
Stefania Carpiceci
Attrice cinematografica, nata a Prato il 7 settembre 1915 e morta a Rimini il 21 settembre 1998. La sua personalità artistica si pone esattamente a metà tra il divismo [...] della sua immagine cinematografica si ebbe quando Visconti la scelse come protagonista di Ossessione, il film-manifesto del Neorealismo: benché la C. vi conservasse alcuni caratteri della dark lady, Visconti la volle meno diva e più attrice ...
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Lattuada, Alberto
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 13 novembre 1914. Dotato di un robusto e plastico senso della costruzione visiva e di una raffinata cultura [...] dei prediletti narratori russi N.S. Gogol′, A.P. Čechov, A.S. Puškin, M.A. Bulgakov. Nel dopoguerra trasferì in chiave neorealista il suo talento visivo e il suo piglio narrativo, con due cupi drammi quali Il bandito (1946, con Amedeo Nazzari e Anna ...
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Damiani, Damiano
Guglielmo Siniscalchi
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Pasiano (Pordenone) il 23 luglio 1922. Fin dagli esordi, il suo cinema è stato attraversato da una speciale tensione [...] con Cesare Zavattini. Successivamente, pur continuando l'interesse per l'attualità italiana, si è allontanato dal modello neorealista, adottando i solidi schemi narrativi del cinema 'classico' statunitense. Il connubio fra passione civile e un ...
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Medin, Gastone
Sabina Tommasi Ferroni
Scenografo cinematografico, nato a Spalato il 6 luglio 1905 e morto a Velletri il 5 settembre 1973. Nel corso della sua lunga carriera M. fu attivo testimone di [...] dei telefoni bianchi o dei film tratti dal opere liriche, e al tempo stesso entrò con naturalezza nel clima neorealista dando un personale tocco di spettacolarità alle scenografie di alcuni capolavori di quel movimento del cinema italiano, tra cui ...
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Birri, Fernando
Daniele Dottorini
Regista cinematografico argentino, nato a Santa Fe il 13 marzo 1925. Tra le figure più significative del cinema argentino moderno, radicato nella cultura latinoamericana [...] ha contribuito al rinnovamento del cinema sudamericano non soltanto con i suoi film, basati su un'originale rielaborazione della lezione neorealista, ma anche con il suo impegno costante per la formazione di nuove generazioni di autori. Il suo primo ...
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Scrittore italiano (Santarcangelo di Romagna 1920 - ivi 2012). Figura poliedrica di artista a tutto campo, alla prevalente attività di sceneggiatore cinematografico (L'avventura, Deserto rosso, ecc. di [...] fratelli Taviani; ecc.) ha affiancato quella di scrittore, esordendo come poeta dialettale e quindi pubblicando due romanzi di impronta neorealista, La storia di Fortunato (1952) e Dopo i leoni (1956), cui ha fatto seguito una produzione in prosa più ...
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Scrittore (Sant'Agata del Bianco 1924 - Scandicci 2014). Di famiglia contadina, autodidatta, iscrittosi alla facoltà di lettere di Messina, vi conobbe G. Debenedetti, che l'incoraggiò a scrivere; trasferitosi [...] centrati sulle tematiche meridionaliste, cui S. si è mantenuto sostanzialmente fedele, progressivamente emancipandosi dal filone neorealista dell'immediato dopoguerra. Tra i successivi romanzi: Il codardo (1970); Noi lazzaroni (1972); Il selvaggio ...
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Scrittore italiano (Alba 1922 - Torino 1963). Prese parte, in Piemonte, alla lotta partigiana. Tale drammatica esperienza e il successivo smarrimento psicologico e sentimentale del reduce costituirono [...] frustrazione in una disincantata interpretazione dell'epica della resistenza, andando oltre il cronachismo ottimistico della poetica neorealista e puntando piuttosto sui violenti chiaroscuri di una vita ridotta ai contrasti elementari. Alla sua morte ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...