Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] ; S.T. Katz, The holocaust in historical context, 1° vol.: The holocaust and mass death before the modern age, New York-Oxford 1994; Genocidio/Genocidi. Il concetto di genocidio oggi e nella Convenzione del 1948, Seminario promosso dalla Fondazione ...
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Termine coniato nel 1944 (ingl. genocide) dal giurista polacco di origine ebraica R. Lemkin (1900-1959), con cui si indica la metodica distruzione di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Nel 1946, all’epoca del processo di Norimberga contro i principali dirigenti nazisti, fu riferito in ... ...
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Sistematica distruzione di una popolazione, una stirpe, una razza o una comunità religiosa.
Il termine fu utilizzato per la prima volta dal giurista Raphael Lemkin per designare, in seguito allo sterminio degli Armeni consumato dall’Impero Ottomano nel 1915-16, una situazione nuova e scioccante per ... ...
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Pier Paolo Portinaro
Un crimine contro l’umanità
Dei termini del lessico politico, genocidio è tra i più inquietanti, poiché designa fenomeni che la ragione umana fatica a comprendere. Genocidio è un omicidio di massa, un massacro di civili inermi perpetuato su popolazioni deboli e indifese che diventano ... ...
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RRudolph J. Rummel
di Rudolph J. Rummel
Genocidio
sommario: 1. Introduzione. 2. Cos'è il genocidio? 3. La giurisdizione sul crimine di genocidio. 4. Origine del termine. 5. Storia del crimine di genocidio. 6. Il genocidio come concetto sociologico. 7. Il genocidio nella storia. 8. Cause e condizioni ... ...
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Marco Cesa
Introduzione
La definizione del termine 'genocidio' è oltremodo problematica. Oltre a indicare un fenomeno che è oggetto di studio da parte di svariate discipline, prime tra tutte la sociologia e il diritto (ognuna delle quali privilegia accezioni diverse), il termine, nel suo uso comune, ... ...
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Il problema della creazione di un nuovo delitto di diritto penale internazionale, che è stato definito genocidio (uccisione di un genus), sorse dopo la seconda guerra mondiale, cioè dopo le terribili stragi compiute soprattutto dai nazisti. Il problema fu portato dinanzi all'Assemblea generale delle ... ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] the modern age, New Haven, Conn., 1988.
Gulick, E. V., Europe's classical balance of power, New York 1967 Toronto 1973.
Wallerstein, I., The modern world-system, voll. I e II, New York 1974 e 1980 (tr. it.: Il sistema mondiale dell'economia moderna, ...
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Relazioni internazionali
Marco Carnovale
Sommario: 1. Le relazioni internazionali come disciplina di studio. 2. Le relazioni internazionali alla fine del Novecento. a) La fine dell'eurocentrismo. b) [...] London 1993.
Kahan, J. H., Security in the nuclear age: developing U. S. strategic arms policy, Washington 1975.
la lotta per il potere e la pace, Bologna 1997).
Orwell, G., 1984, New York 1949 (tr. it.: 1984, Milano 1950, 19734).
Ray, J. L., Global ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] aveva progettato di congiungere con una linea di forti Québec con New Orleans. La minaccia per le colonie inglesi fu sventata con la inizia negli anni 1950, quando in poesia s’inaugura l’âge de la parole, in risposta all’antico silenzio. Sulla scena ...
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Lavoro
Franca Rabaglietti
Aris Accornero
Francesco Mattioli
(XX, p. 650; App. I, p. 780; II, ii, p. 166; III, i, p. 968; IV, ii, p. 312; V, iii, p. 150)
Il tema del l. è stato esposto in maniera analitica [...] di tutto il mondo del l. (Times are changing, 1994; The new modern times, 1995).
Oltre a ciò, cambia la durata stessa dei rapporti 1988.
S. Zuboff, In the age of the smart machine. The future of work and power, New York 1988.
A.M. Chiesi, Sincronismi ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] M. Block, Liberté et servitude personnelles au moyen-âge, particuliérement en France, in Annuaio de hisotia del española, Madrid 1919; U. B. Philips, American Negro Slavery, New York 1926; E. Donnan, Documents illustratives of the History of the ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] 2, Parigi 1900-02; L. Bréhier, L'Église et l'Orient au Moyen Âge. Les Croisades, 3ª ed., Parigi 1911; B. Leib, Rome, Kiev et , The Repopulation of Roman Campagna, in The Geogr. Review, XIX, New York 1929; F. Gastaldi, Un cuneo di case col tetto a ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] roi Louis VII et le comte de Barcelone à Jaca, in Le moyen âge, 1912. Per Alfonso II, cfr. F.-E. Martin, La politique Merriman, The rise of the Spanish empire in the old world and in the new, New York 1918 segg.
A) Carlo V. - Cronisti e biografi. - A ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] Russie, dès origines à 1918, Parigi 1929; A. Eck, Le Moyen âge russe, ivi 1933; P. Milioukov, Ch. Seignobos, L. Eisenmann e XVIIIe siècle, Parigi 1912; R. H. Newmarch, The Russian Arts, New York 1916; R. Taborský, Ruské umění, Praga 1921; L. Réau, ...
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new age
‹ni̯ùu èiǧ› (o New Age) locuz. ingl. (propr. «nuova età»), usata in ital. come s. m. o f. – Movimento religioso sincretistico, sorto nella seconda metà del Novecento in ambienti teosofici britannici, non caratterizzato da strutture...
misinterpretazione
s. f. Interpretazione errata, fraintendimento. ◆ Ha ragione [Vladimir] Nabokov quando sostiene che ormai la parola «realtà» può essere impiegata solo tra virgolette. Ma le virgolette non sono parentesi: un conto è, della...