Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] in urto con Sigismondo duca del Tirolo. Chiamato a Roma da Pio II come suo vicario generale (1459), partecipò all' solo per alterità, rinviando cioè a essa come a ciò che è altro da sé. Non per questo rinunciamo ad avere un'idea di Dio; ché ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] con ragioni filologiche e storiche, la non autenticità (del resto già sostenuta daNiccolòdaCusa) del documento che avrebbe comprovato la donazione di territorio fatta da Costantino alla Chiesa, e quindi il diritto dei pontefici al potere temporale ...
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Scultore (Osteno, Como, 1418 - Roma 1503). Amico di umanisti, collezionista di sculture antiche, il B. fu, con Giovanni Dalmata, il maggiore esponente della scultura della seconda metà del 15º sec. a Roma. [...] , mostrano alcune durezze rivelatrici della sua formazione lombarda, addolcite, però, da influssi toscani rafforzati dal contatto con Mino da Fiesole: rilievo con il Cardinale NiccolòdaCusa, s. Pietro e un angelo (S. Pietro in Vincoli; frammento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] p. 141) e il cui corifeo è Hegel. Ma vi è un’altra tradizione, che fa capo a Pitagora e attraverso NiccolòdaCusa giunge a Nicolas de Malebranche, Vico e Gioberti.
Si tratta di due strade diverse, la prima difficilmente recuperabile all’interno del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] a Labriola un cardine dello spirito moderno («vero eroe del pensiero» lo definirà molti anni dopo, annoverandolo, con NiccolòdaCusa, Giordano Bruno e Hegel, tra i padri della comprensione dialettica della totalità) per la capacità di restituire un ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] si rifacevano anche le Annotationes in Novum Testamentum di Lorenzo Valta, i cui sforzi venivano incoraggiati oltre che da B. anche daNiccolòdaCusa.
Nei primi anni dopo il suo ritorno in Italia B. incaricò Giorgio di Trebisonda di tradurre l'In ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] al cardinalato. A tale scopo, la marchesa Barbara gestì le trattative attraverso la mediazione del cardinale NiccolòdaCusa: grazie alle pressioni congiunte dello Sforza, dell'elettore Alberto di Brandeburgo, dello stesso imperatore, Francesco fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] dei censori romani, il Nuovo saggio sull’origine delle idee.
Da allora in poi, il confronto con la filosofia di Rosmini rimase Gioberti derivò dal De docta ignorantia (1440) di NiccolòdaCusa e riempì di suggestioni derivanti dalla Monadologie (1714) ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] le grandi scoperte geografiche e scientifiche originano nuove dottrine, rappresentate sul terreno teologico daNiccolòdaCusa, da Paracelso e da Giulio Cesare Vanini, su quello logico da Giovanni Duns Scoto e Raimondo Lullo, sul piano della fisica ...
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CESARINI, Giuliano
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Nacque a Roma nel 1398 da Andreuzzo e da Paolotia di Lorenzo Rustici.
Apparteneva ad un'antica famiglia patrizia romana, ormai decaduta, staccatasi [...] in materia di redazione di documenti. Quando poi, nel settembre, giunsero a Basilea i suoi vecchi amici Domenico Capranica e NiccolòdaCusa, si dichiarò anche disposto, il 12 di quel mese, a presiedere di nuovo il concilio, alla sola condizione che ...
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costantiniano
agg. – Relativo a un personaggio di nome Costantino, e in partic. a Costantino il grande, imperatore romano dal 306 al 337: il periodo c., l’epoca c., l’età c.; donazione c., secondo quanto si credette fino a tutto il medioevo,...