FLUDD (o Flud), Robert (Robertus de Fluctibus)
Medico e filosofo inglese, nato nel 1574 a Milgate House (Kent), morto l'8 settembre 1637 a Londra. Dopo avere studiato medicina a Oxford e aver viaggiato [...] filosolo il F. subì fortemente l'influsso di NiccolòdaCusa e di Paracelso, insieme con quello del neoplatonismo speculazione filosofica e osservazione sperimentale, furono molto discusse da Keplero, Gassendi e Mersenne. La principali opera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] p. 141) e il cui corifeo è Hegel. Ma vi è un’altra tradizione, che fa capo a Pitagora e attraverso NiccolòdaCusa giunge a Nicolas de Malebranche, Vico e Gioberti.
Si tratta di due strade diverse, la prima difficilmente recuperabile all’interno del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] a Labriola un cardine dello spirito moderno («vero eroe del pensiero» lo definirà molti anni dopo, annoverandolo, con NiccolòdaCusa, Giordano Bruno e Hegel, tra i padri della comprensione dialettica della totalità) per la capacità di restituire un ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] si rifacevano anche le Annotationes in Novum Testamentum di Lorenzo Valta, i cui sforzi venivano incoraggiati oltre che da B. anche daNiccolòdaCusa.
Nei primi anni dopo il suo ritorno in Italia B. incaricò Giorgio di Trebisonda di tradurre l'In ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] al cardinalato. A tale scopo, la marchesa Barbara gestì le trattative attraverso la mediazione del cardinale NiccolòdaCusa: grazie alle pressioni congiunte dello Sforza, dell'elettore Alberto di Brandeburgo, dello stesso imperatore, Francesco fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] dei censori romani, il Nuovo saggio sull’origine delle idee.
Da allora in poi, il confronto con la filosofia di Rosmini rimase Gioberti derivò dal De docta ignorantia (1440) di NiccolòdaCusa e riempì di suggestioni derivanti dalla Monadologie (1714) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia comica del XVI secolo è il risultato di un costante confronto tra [...] , la restaurazione della civiltà teatrale comica precristiana prosegue nel corso del Cinquecento in tutta Europa. Nel 1429 NiccolòdaCusa aveva ritrovato un codice contenente 16 commedie di Plauto di cui 12 ignorate dalla cultura medievale. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] le grandi scoperte geografiche e scientifiche originano nuove dottrine, rappresentate sul terreno teologico daNiccolòdaCusa, da Paracelso e da Giulio Cesare Vanini, su quello logico da Giovanni Duns Scoto e Raimondo Lullo, sul piano della fisica ...
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CESARINI, Giuliano
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Nacque a Roma nel 1398 da Andreuzzo e da Paolotia di Lorenzo Rustici.
Apparteneva ad un'antica famiglia patrizia romana, ormai decaduta, staccatasi [...] in materia di redazione di documenti. Quando poi, nel settembre, giunsero a Basilea i suoi vecchi amici Domenico Capranica e NiccolòdaCusa, si dichiarò anche disposto, il 12 di quel mese, a presiedere di nuovo il concilio, alla sola condizione che ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] , 1958, p. 164); secondo lo Sforza il B. non aveva mai voluto accettare la pensione; ed ora, passato al servizio del card. NiccolòdaCusa, "parne che 'l sii tanto più cresiuto in elatione quanto che 'l s'è appogiato ad maior" (ibid., p. 165). Lo ...
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costantiniano
agg. – Relativo a un personaggio di nome Costantino, e in partic. a Costantino il grande, imperatore romano dal 306 al 337: il periodo c., l’epoca c., l’età c.; donazione c., secondo quanto si credette fino a tutto il medioevo,...