PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] dell’estetismo di fine Ottocento, il romano Convito, diretto da De Bosis sotto l’egida di D’Annunzio, e il fiorentino Il , che, a quel che risulta dalle lettere diGiovanni e dalle memorie di Maria, si recava in facoltà chiedendo denaro: anche ...
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MASOLINO da Panicale
Luca Bortolotti
MASOLINO da Panicale (Tommaso di Cristofano di Fino). – Figlio di Cristofano di Fino, che si definisce «imbiancatore» in una portata catastale del 1427, M. nacque [...] nel lato sinistro del tramezzo della chiesa fiorentinadi S. Niccolò Oltrarno. Guardini dettò il proprio testamento (dedicato a episodi della vita sia del Battista sia diGiovanni Evangelista e apice della civiltà figurativa tardogotica italiana) che ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] Niccolò Della Luna [1441]); Script. Florent. I, a cura di A. M. Fortuna-C. Lunghetti, Firenze 1977, tavv. XXIX s. (due lettere a Giovanni e Piero di 1467; Ibid., Manoscritti, 119:Benedetto Dei, Cronaca fiorentina, f 42v; 252: Priorista Mariani, V, ff ...
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Livio, Tito
Mario Mazza
Storico latino, nato a Padova nel 59 a.C. e morto nel 17 d.C. Dei suoi 142 libri Ab urbe condita, soltanto 35 (I-X, XXI-XL, XL-XLV con lacune) «da la malignità de’ tempi non [...] diGiovannidi Salisbury al De regno di Tommaso d’Aquino o al Defensor pacis di civile (I 179) dello scrittore fiorentino quattrocentesco Matteo Palmieri (→), con origine possumus, Stuttgart 1989; G. Sasso, Niccolò Machiavelli, 2 voll., Bologna 1993; G ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio. Si assume qui, perciò, una prospettiva basata principalmente sul fiorentino e, con esso, sui volgari toscani, presentando alcuni aspetti esemplari della lingua pratica e scientifica e di quella letteraria in ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] seguito si avvalse di banchieri soprattutto fiorentini, fondando così la von Hutten, Niccolò Copernico, Jan di Machiavelli (1513), Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione (1527), il Galateo diGiovanni della Casa (1558) o La civil conversazione di ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] in un'altra casa, nella stessa via Giulia, di fronte al collegio Bandinelli e a S. Giovanni dei Fiorentini, dove il G. risiedette fino alla morte L'opera fu commissionata da Niccolò Maria Lercari, maestro di camera di Benedetto XIII, per documentare ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] di avvicinarsi alla normalizzazione fonetica modellata sul fiorentino Canzoniere di ➔ Francesco Petrarca e del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio. Di questi tra i sostenitori della Crusca ricordiamo Niccolò Amenta. Ortografia e ortoepia occupavano la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] diGiovanni Gentile e di Gioacchino Volpe, ottenne dalla Fondazione ‘Volta’ della Reale Accademia d’Italia un assegno didi cui resta una prima traccia nei due saggi dedicati a Niccolò Miccoli, L’insegnamento fiorentinodi Pino Alberigo, «Cristianesimo ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio diNiccolòdi Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] dal donatelliano Bertoldo diGiovanni.
Della prima produzione, databile tra la metà del nono decennio e i primi anni del successivo, il Vasari ricorda, nella casa fiorentinadi Simone Vespucci, un cartone con la Flagellazione di Cristo (perduto) e ...
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