Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] -748, ripubblicato in Id., Credenze ideologie libertinismi tra Medioevo ed età moderna, Bologna 1978, pp. 175-219; G. Sasso, NiccolòMachiavelli, Bologna 1980, pp. 507-517;.
13 F. Guicciardini, Ricordi, in Id., Opere, I, a cura di E. Lugnani Scarano ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] riscoprì l'antica dottrina romana della dittatura costituzionale). Era come se lo spettro del fiorentino NiccolòMachiavelli incombesse sul tentativo di realizzare una costituzione puramente popolare.
Benché il Congresso abbia poteri molto maggiori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli [...] , di morale e politica; rifiuto quindi di ridurre teorie e pratiche di ragion di Stato al genio di NiccolòMachiavelli, considerato da Meinecke inventore non dell'espressione ma dei fondamenti teorici della ragion di Stato.
In quegli stessi anni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] Milano, a consolidare e migliorare la tradizione dei Consigli di giustizia sforzeschi.
Tre anni dopo, nella Firenze di NiccolòMachiavelli e degli Orti oricellari, in crisi profonda, tra l'altro, nell’amministrazione della giustizia, si ruppe con la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mos italicus e mos gallicus
Italo Birocchi
Un indirizzo nuovo per la scienza giuridica
La coppia di concetti mos italicus/mos gallicus entrò in uso nel Cinquecento, allorché la metodologia nuova dell’Umanesimo [...] della scuola culta francese e aveva dato impulso alle sistemazioni del diritto: dopo le grandi opere di NiccolòMachiavelli e di Francesco Guicciardini e, poco dopo, di Carlo Sigonio (1520-1584), professore di umanità particolarmente attento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] la politica sia il diritto.
La politica, per Croce, è distinta dalla morale: tesi nella quale il realismo politico di NiccolòMachiavelli si combina con il rifiuto dello Stato etico hegeliano e gentiliano. Ma – quel che più conta qui – per Croce è ...
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GHERI (Ghieri, Gieri), Gregorio (Goro)
Antonella Giusti
Nacque a Pistoia, da Baronto, intorno al 1470. Studiò all'Ateneo pisano dal novembre 1488 e dopo il conseguimento del dottorato in utroque iure [...] Hale, Firenze e i Medici. Storia di una città e di una famiglia, Milano 1980, pp. 124, 141; G. Sasso, NiccolòMachiavelli. Storia del suo pensiero politico, Bologna 1980, pp. 619-622; F. Petrucci, Cibo, Innocenzo, in Diz. biogr. degli Italiani, XXV ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giovanni Battista De Luca
Alessandro Dani
Nel quadro della cultura giuridica italiana del Seicento, l’opera amplissima e poliedrica di Giovanni Battista De Luca spicca per originalità, spirito critico [...] commutativa e distributiva) e dunque all’opera indispensabile dei giuristi. Questa idea di fondo separa De Luca sia da NiccolòMachiavelli che da Giovanni Botero. Echi del pensiero di questi due autori (e ancor più di Francesco Guicciardini), come il ...
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LAMPREDI, Giovanni Maria
Fabrizio Vannini
Nacque il 6 apr. 1731 a Rovezzano (Firenze), da Gaetano di Cosimo, "fornaio di fuori la porta a S. Friano" (Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., Nuovi Acquisti, [...] infine rinunciò alla pubblicazione e, tramite Pelli, lo trasmise al comune amico M. Lastri, che pubblicherà un Elogio di NiccolòMachiavelli (in Elogi degli uomini illustri toscani, Lucca 1772, III, pp. 87-97). Poi pubblicò anonime prefazione e note ...
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GUALTEROTTI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1456 da Lorenzo di Bartolomeo e da Lena di Tommaso Alberti. Il padre, morto prima del 1480, era stato titolare, in società con la famiglia della [...] per la Francia, al seguito del re, fino a Lione, dove furono raggiunti da due nuovi ambasciatori, uno dei quali era NiccolòMachiavelli. Il G., che aveva preceduto il collega nel viaggio di ritorno, giunse a Firenze il 13 apr. 1500 e riferì alla ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...