Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] di valori eterni in cui la tradizione ha voluto credere. Su un piano filosofico, opporsi a tale atteggiamento equivale per Nietzsche a opporsi al pensiero di Socrate, mosso dallo sforzo di imporre un ordine razionalistico al caos dell'esistenza, e ...
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ORESTANO, Francesco
Accademico d'Italia, nato ad Alia (Palermo) il 14 aprile 1873. Conseguì la libera docenza in filosofia morale presso l'università di Palermo (1903); professore titolare di filosofia [...] Prolegomeni alla scienza del bene e del male (Roma 1915); Leonardo da Vinci (ivi 1919); Le idee fondamentali di F. Nietzsche nel loro progressivo svolgimento (ivi 1904); L'originalità di Kant (ivi 1905); I valori umani (Torino 1907); La scienza del ...
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Critico cattolico francese, nato a Parigi il 27 ottobre 1882; morto a Celle-Saint-Cloud il 5 agosto 1939. La sua educazione fu largamente europea: soffermatosi a lungo in Inghilterra, e in Germania, visse [...] però abitualmente a Parigi, ove tenne per diversi anni una serie di corsi privati su Pater, Nietzsche, Goethe, ecc. Incominciò a scrivere le sue opere intorno al 1921, data d'inizio del secondo Journal. Degli interessi spirituali, umani e culturali ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] (Gasché 1986). In questa area culturale, l'antifondazionalismo trova la sua lontana matrice d'ispirazione nella celebre tesi di Nietzsche secondo cui "la verità è un mobile esercito di metafore" e con la quale si attacca la radice platonica dell ...
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Pseudonimo del pubblicista tedesco Isidor Witkowski (Berlino 1861 - Montana, Svizzera, 1927). Dapprima attore, si fece notare con i 2 volumi di saggi politici e letterarî Apostata (1892) e con la rivista [...] . Con un'aggressività che gli procurò molte inimicizie, si fece paladino del dimissionario Bismarck e dell'incompreso Nietzsche, conducendo in pari tempo una campagna scandalistica contro gli ambienti vicini a Guglielmo II. Durante la prima guerra ...
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turistificio
s. m. (iron.) Fabbrica di turisti.
• Un destino che si paga col sentirsi il terreno di un’alternanza di successi e insuccessi, di aver dovuto rinunciare per tanti anni di essere città dei [...] Messori, città del cioccolato e della birra, sede della scienza triste di Cesare Lombroso, città fatalmente prediletta da Nietzsche, sede del più grande ricovero del mondo, una città «disturbata» dal suo essere stata capitale, città tornata oggi ...
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Zoroastrismo
Gherardo Gnoli
Introduzione
Col termine 'zoroastrismo' si designa la più antica delle religioni viventi fondate da un profeta della cui storicità non si hanno seri motivi di dubitare: Zoroastro [...] , passata in tutte le lingue europee, deriva dalla grecizzazione del nome iranico, mentre la seconda, utilizzata da Friedrich Nietzsche, si avvicina di più all'originale Zarathuštra, presente nella raccolta dei testi religiosi che va sotto il nome di ...
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Storico e critico francese (Parigi 1872 - ivi 1962), figlio di Ludovic e fratello di Élie, si schierò tra gli intellettuali favorevoli a Dreyfus e si legò poi con Ch. Péguy, del cui pensiero politico-sociale [...] principali: Essai sur le mouvement ouvrier en France (1901); Histoire de quatre ans, 1997-2001 (1903); La vie de Frédéric Nietzsche (1909); Charles Péguy et les Cahiers de la quinzaine (1918); Le courrier de M. Thiers (1920); Jules Michelet (1928 ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] di non esistere. L'opera di demolizione critica, iniziata negli anni Sessanta con la rivalutazione dei 'maestri del sospetto' (Marx, Nietzsche e Freud), ha dato i suoi frutti acritici. Invece di vedere nell'i., alla maniera di alcuni antropologi, le ...
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Scrittore tedesco, nato a Jessnitz il 12 luglio 1862, morto a Würzburg l'8 marzo 1890. Fu tra i più geniali del gruppo berlinese dei veristi. Gli amici lo esaltarono "paladino della verità" e "campione [...] spirito inquieto e insaziabile, smanioso di tutte le esperienze di vita e di pensiero, banditore del nuovo verbo di Nietzsche non sempre a fondo compreso, seguace del verismo francese. È uno dei più caratteristici esempî tedeschi del poeta decadente ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...