Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] , o, come sostiene M. Heidegger, «l’ente che io sono in quanto sono in un mondo»; infine, la posizione radicale di F. Nietzsche, per il quale l’Io è una finzione, il mero risultato dell’azione di forze eterogenee (desideri e volizioni) che non si ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] , sul mutamento, sulla temporalità e sul divenire come propria categoria ontologica centrale: da Hegel, Schelling, Schopenhauer, Nietzsche, Bergson, Alexander a Dewey, Whitehead, Heidegger; e ci sono stati pochi teologi (probabilmente per le stesse ...
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Guerra
AAlastair Buchan
di Alastair Buchan
Guerra
sommario: 1. Definizioni della guerra. 2. Le guerre nella storia. 3. Le guerre moderne. 4. Guerre e conflitti nell'epoca contemporanea. a) La guerra [...] alle questioni politiche internazionali i principi darwiniani della selezione naturale: un tentativo che trova espressione in scrittori come Fr. Nietzsche in Germania o E. Renan in Francia (‟la guerra è in un certo senso una condizione di progresso ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] perdere la loro naturalità e diventano oggetti-segni, carichi di codici e di significazioni sovrapposte.
Già F.W. Nietzsche nella sua interpretazione della crisi della metafisica e della cosa in sé offerta in Götzen-Dämmerung (1889) aveva individuato ...
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Ideologia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Ideologia
sommario: 1. Il secolo delle ideologie. 2. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religione. 3. Ideologie e movimenti no global. 4. L'ideologia [...] - vuol dire, prima di tutto e soprattutto, "disincanto del mondo". Lo stesso Weber, muovendosi nel solco tracciato da Nietzsche, era giunto alla conclusione che gli abitanti della Città secolare dovevano prendere atto che erano "destinati a vivere in ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] 1958) e l'attenzione che in genere la cultura degli anni Settanta portava ai fenomeni ludici, riallacciandosi a F.W. Nietzsche e alla sua originale riassunzione della tradizione del gioco come simbolo del mondo (linea seguita da E. Fink in Spiel als ...
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Psicologia archetipica
James Hillman
di James Hillman
Psicologia archetipica
sommario: 1. Origini della psicologia archetipica. 2. Immagine e anima: la base poetica della mente. 3. Immagine archetipica. [...] civiltà nel suo insieme. Prima di Freud, questo legame tra mythos e pathos è rintracciabile nella Geburt der Tragödie di Nietzsche e nel lavoro del grande mitologo classicista tedesco W. H. Roscher, il cui Ephialtes (1900), una monografia su Pan e ...
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Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] gli altri da Gobineau (v. Freund, 1984, pp. 142 ss.), sia con concezioni cicliche, di eterno ritorno, proprie di Nietzsche e collegate al suo 'nichilismo passivo' come segno di decadenza; sia, infine, con le reazioni aristocratiche alla politica di ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] , F., Zur Genealogie der Moral. Eine Streitschrift, Leipzig 1887 (tr. it.: Genealogia della morale. Uno scritto polemico, in Opere di F. Nietzsche, a cura di G. Colli e M. Montinari, vol. V, tomo II, Milano 1984, pp. 211-367).
Raiga, E., L'envie ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] rilevante delle religioni storiche - un'idea che verrà poi ripresa e sviluppata da Troeltsch e da Max Weber.
Friedrich Nietzsche adottò un'altra strategia per analizzare le religioni storiche. Rifiutando in modo radicale e polemico l'assunto che i ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...