Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] fondamentali del canto che da lui non a torto trasse poi il nome di "canto gregoriano". G. è uno dei quattro dottori occidentali la tarda tradizione identifica con quella dell'Aracoeli. Umanistico il mito che G. fosse il principale responsabile delle ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] , ed elaborò in dipinti e incisioni tematiche sacre e profane in stretto contatto con i protagonisti del mondo politico, umanistico e religioso, dei quali diede incisivi ritratti, da quelli dei principi sassoni a quelli di Lutero e Melantone, del ...
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Critico e scrittore italiano (Casalincontrada 1863 - ivi 1928); prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Genova (1891), passò all'univ. di Roma per insegnarvi dapprima (1905) la letteratura [...] 'indagine linguistico-stilistica, polemizzò contro l'enciclopedismo farraginoso, il tecnicismo e l'angusta specializzazione, in nome di un ideale umanistico della cultura sempre legata alla concreta storia. La sua rivista La cultura e il gruppo di ...
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VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] di polemica contro il metodo empirico dei primi umanisti, in nome di una considerazione critica, storica, scientifica della lingua latina di Ferdinando d'Aragona la rompe sì con l'uso umanistico di rendere classici i nomi moderni di luoghi e di ...
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Con poca esattezza si dice comunemente Flavio Biondo, mentre Flavio è un nome secondario tratto, alla foggia umanistica, da Flavus, traduzione latina di Biondo. Egli poi nella maggior parte dei documenti [...] con Guarino veronese, prendendo parte attiva al movimento umanistico del tempo. Negli ultimi mesi del 1423 sposò Paola delle opere storiche ed antiquarie che ne tramandarono fino a noi il nome e la fama. Quindi accompagnò Eugenio IV nei suoi viaggi a ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] a. ordene (ordi, orda). Da notare che il Landsmål distingue nel nome i tre generi grammaticali mentre il Riksmål, d'accordo col danese, fonde paese, a Oslo e nei suoi dintorni, l'ambiente umanistico era più erudito e si serviva del latino come lingua ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] dire quella rettangolare, a fogli piegati e riuniti insieme, designata col nome di codex, ch'era già in uso per le tavolette di durante il Cinquecento, favorito specialmente dal nuovo spirito umanistico che dall'Italia si era diffuso in questo ...
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OVIDIO Nasone, Publio (P. Ovidius Naso)
Luigi CASTIGLIONI
Salvatore BATTAGLIA
Poeta romano dell'età augustea. I dati sommarî della vita del poeta non sono difficili a raccogliere: la sua lirica tutta [...] l'8. In verità, anche qui, l'accenno a una realtà concreta (il nome di Lollio, cioè M. Lollio Paullino), non è elemento di primo piano per decidere quasi presentimento di un più saldo gusto umanistico: ne è bella prova il volgarizzamento trecentesco ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] e per lungo tempo rimase noto di lui poco di più che il nome e il canto dei suoi brevi anni felici: le Stanze per la tra gli altri questo. Vi è al principio un po' di pedanteria umanistica; ma come l'immagine della danzatrice appare al poeta, la sua ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] accolto nella sua sodalitas (v. pontano), imponendogli il nome un po' misterioso di Actius Syncerus (Actius forse perché , era pur sempre il linguistico. In quel devoto culto umanistico, il latino "diventava una sorta di lingua sacra, profanamente ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...