In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] tra le cose si manifesta infatti nella diversità e nella convenienza tra i termini.
Nella filosofia moderna una posizione nominalista è espressa da T. Hobbes per il quale gli universali sono nomi che denotano insiemi di individui riuniti da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filosofo e scienziato del XVII secolo, dopo una prima fase scettica e nominalista, approda [...] delle Exercitationes paradoxicae adversus Aristoteleos. In questo scritto vengono avanzate diverse critiche, di matrice scettica e nominalista, contro l’aristotelismo scolastico, accusato di fondarsi solo su “pseudo-evidenze”. Nel secondo libro, in ...
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MARSILIO d'Ingen
Teologo del sec. XIV, rettore dell'università di Parigi a più riprese e organizzatore dell'università di Heidelberg. Fu sovente presso la corte papale ad Avignone e Roma. Morì nel 1396. [...] Fu nominalista, e di lui ci restano varî scritti. ...
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Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13º sec. - m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell'università, occamista, autore di Summulae de dialectica [...] Fisica, alla Metafisica, all'Etica e alla Politica di Aristotele. Accoglie, in logica, il linguaggio della tradizione nominalista pur conservando un realismo di stampo più nettamente aristotelico. Assai più importante è la sua filosofia della natura ...
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GREGORIO da Rimini
Giuseppe De Luca
Discendente della famiglia dei Tortoricci, dell'ordine degli eremitani di S. Agostino, nel 1322 studente a Parigi, poi baccelliere nel 1332, infine creatovi dottore [...] nel 1357, morì a Vienna l'anno seguente. Insigne per pietà e dottrina, fu molto celebre ai suoi giorni e discusso. Nominalista e scrupoloso seguace di S. Agostino anche in teorie non accolte dalla Chiesa, appartenne a un'epoca d'incipiente decadenza ...
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Gregorio da Rimini
Teologo e filosofo (m. Vienna 1358). Nato in Italia, prob. a Rimini, entrò nell’ordine degli eremitani di s. Agostino e trascorse a Parigi un periodo di studio, tra il 1323 e il 1329. [...] come baccelliere, poi come maestro di teologia (1345); dal 1357 fu priore generale dell’ordine. Tradizionalmente definito ‘nominalista’ e ‘occamista’, in filosofia mostra, in realtà, un’attitudine sincretistica, in cui si fondono in maniera originale ...
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Adamo Wodeham (o Woodham; anche Godham, Goddam) Teologo e filosofo (n. presso Southampton, 1298 ca
m. 1358). Francescano, studiò a Londra (1320-24) e a Oxford (1325-29), dove fu allievo di Guglielmo [...] e difese le tesi del maestro, mettendone in rilievo le possibili implicazioni scettiche. Tentò di ampliare l’ontologia nominalista con la concezione, poi ripresa da Gregorio da Rimini, del complexe significabile, secondo la quale l’atto conoscitivo ...
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GOCH, Johannes von
Joseph Engert
Teologo cattolico, nato sul principio del sec. XV a Goch (Cleve), in Germania, da una famiglia di nome Pupper, o Capupper. Ricevette la sua prima istruzione probabilmente [...] sulla grazia e la giustificazione è quella di S. Agostino e della scolastica medievale. In filosofia egli è un nominalista estremo, e ritiene di difficile accordo la cognizione teologica e quella filosofica. Nel campo mistico assegna scarso valore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] assai modesta. Il padre, che aveva una bottega di libri, lo mandò a scuola dai gesuiti dove seguì il filosofo nominalista Antonio Del Balzo. Dopo poco si ritirò e studiò da autodidatta sui testi del gesuita Emmanuel Alvarez, di Pietro Ispano e ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] e Gabriel Biel. Gli studi più recenti su G. hanno condotto a una migliore definizione delle etichette di "nominalismo" e di "agostinismo" tradizionalmente usate per caratterizzare la sua teologia. Se infatti è certamente sbagliato considerare G. come ...
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nominalista
s. m. e f. e agg. [der. di nominalismo e, nel sign. 2, di nominale] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Sostenitore o seguace del nominalismo in filosofia, con partic. riferimento ai filosofi (detti nominales) che, nella controversia...
nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...