La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] dai nomi di agente denominali è riconducibile alla parafrasi «persona che svolge un’attività connessa con il nome di base». Il nome di base è di norma un nome non animato, perlopiù concreto; il nome derivato è animato, di norma umano, e indica una ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] Biondo Flavio, De verbis), e il suo significato connesso agli effetti perniciosi della mescidanza linguistica (➔ Leon Battista Tesi 2000: 14 e segg.), ovvero ai forestierismi adattati e non (Tommaso Campanella, Poetica: «Il poeta deve esser sospeso ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] invece in contesti ben determinati; ad es., essa ha luogo se /n/ è in fine di prefisso (irraggiungibile, irreale, corradicale, corresponsabile); non nel caso che si trovi al punto d’incontro fra due parole (in rete, in rima).
Molti casi di allomorfia ...
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I dispregiativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) il cui significato è peggiorativo con una forte componente affettiva. Ciò implica che la valutazione espressa dal parlante per mezzo dell’alterato [...] generale l’ampio spettro semantico che caratterizza gli alterati, non ci sono procedimenti morfologici specifici per i dispregiativi. La in generale peggiorativo, è -ucolo, etimologicamente connesso con il suffisso diminutivo -ucchio, oggi presente ...
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Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] mi prende alle gambe). Nella ➔ pronuncia, è substandard un accento marcatamente regionale.
Il substandard non ha prestigio ed è in genere connesso, nella comunità linguistica, e spesso da parte degli stessi parlanti che lo producono, ad atteggiamenti ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] linguistico in cui questo è usato.
L’effetto vezzeggiativo è connesso con la dimensione pragmatica (cfr. Dressler & Merlini fargli due coccoline
I diminutivi di questa frase non possono essere interpretati nel loro valore referenziale («di ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] fine del 18° sec. lo studio della s. fu strettamente connesso con quello della logica; contribuirono allo sviluppo di tale tendenza pensatori stessa frase fonetica (cioè a una stessa frase non nel senso di proposizione grammaticale, ma nel senso di ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] «Sloveni», sarebbe connesso con slovo «parola»: gli S. sarebbero dunque ‘i parlanti’, coloro che si esprimono lo sloveno. Una netta distinzione linguistica fra i 3 gruppi tuttavia non esiste, come dimostra la diversa area di diffusione di alcune ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] , o Babilonesi e Assiri, che sono fin dall’inizio mescolati alla popolazione non semitica dei Sumeri. Intorno al 2350 a.C. fondano, con Sargon, da tre consonanti. Alla radice è connesso il significato fondamentale della parola, che viene ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] in J.G. Fichte, per es., l’o. è identificato con il non-Io e concepito come ciò che si oppone all’Io.
Un’articolata teoria di significato affine a quello del verbo o anche etimologicamente connesso con questo; per es.: piangere lacrime amare; sognare ...
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non-applicabilita
non-applicabilità (non applicabilità), s. f. inv. Impossibilità di applicare qualcosa. ◆ Anche per la pena di morte potrebbe esserci – come minimo – una moratoria, se non addirittura l’abolizione secca della pratica ormai...