raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] radiazione cosmica; (b) specific., anche al singolare, le singole componenti della radiazione cosmica (r. cosmici primari, la zona periferica, dedotta da misure strutturali. Questi r. non sono in relazione con i r. dei corrispondenti atomi neutri ...
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CASORATI, Felice
Eugenio Togliatti
Nacque a Pavia il 17 dic. 1835 da Francesco, un medico che fu aggregato alla facoltà medicochirurgica dell'università di Pavia e ripetitore di fisiologia e materia [...] d'un punto ove essa sia o regolare o singolare, e anche al comportamento nel punto stesso della derivata ; ricerche che completano risultati precedenti già noti, ma talora frammentari e non sempre esatti. Infine, in una Nota (in Atti d. Accad. ...
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FANO, Gino
Francesco Lerda
Nacque a Padova il 5 genn. 1871 (coetaneo, anche nel giorno, con Federigo Enriques), da Ugo e da Angelica Fano.
Il padre, volontario garibaldino, lo iscrisse al collegio militare [...] ordine (Nuove ricerche sulle congruenze di rette del III ordine prive di linea singolare, in Mem. d. Acc. d. scienze di Torino, s. 2 quale offrì, nel 1899, un insegnamento a Gottinga, che non venne peraltro accettato. Nel 1890 il F. tradusse in ...
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frequenza
frequènza [Der. del lat. frequentia] [LSF] Il numero di volte che un fenomeno periodico (o pseudoperiodico) si ripete nell'unità di tempo; precis., se T è il periodo del fenomeno (intervallo [...] f. radio (sino a circa 300 GHz), ecc. Per le locuz. non ricordate nel seguito → il termine di qualificazione. ◆ [ANM] F. in corrispondenza alla quale si ha una condizione per qualche verso singolare. ◆ [FPL] F. critica di un magnetoplasma: la ...
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angolo
àngolo [Der. del lat. angulus] A. critico: (a) [GFS] v. sismologia: V 248 c; (b) [OTT] v. riflessione e rifrazione della luce: V 9 f. ◆ [MCC] A.-azione: v. hamiltoniani, sistemi infinito-dimensionali: [...] d'incidenza P (a. d'incidenza) e questa è la definizione più generale, valida anche per superfici non piane (sempreché P non sia un punto singolare) e per una linea non retta l (l'a. è allora quello relativo alla tangente t a l nel punto d'incidenza ...
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spazio delle distribuzioni
Luca Tomassini
Una generalizzazione del concetto classico di spazio di funzioni, la cui necessità si presenta in molti problemi fisici e matematici. Il concetto di distribuzione [...]
e per questa ragione si usa affermare che la δ di Dirac è una funzione nulla ovunque tranne che nell’origine di ℝn, dove vale +∞. È quindi chiaro che in generale una distribuzione può non essere definita in un singolo punto.
→ Equazioni funzionali ...
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WEIERSTRASS, Carl
Salvatore Pincherle
Matematico, fra i più eminenti della seconda metà del sec. XIX. Nato a Osterfeld, presso Münster in Vestfalia, il 31 ottobre 1815, si iscrisse nel 1834 nella facoltà [...] Ma sul finire di questo periodo si destò in lui una singolare inclinazione per la matematica. Recatosi a Münster sulla fine del 1838 complessi, che vi si incontrano; e una simile impresa non può essere che il coronamento della vita di un matematico". ...
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MIKHLIN, Solomon Grigor'evič
Carlo Cattani
Matematico bielorusso, nato a Kholmetch, nel governatorato di Gomel, il 23 aprile 1908, morto a Leningrado il 29 agosto 1990. Professore di Analisi matematica [...] . Interpretando quest'ultimo come una trasformata di Fourier, M. dimostrò che quando il simbolo è non nullo l'equazione singolare ammette una regolarizzazione. Una parte considerevole dell'opera di M. è dedicata all'analisi numerica: nel 1948 ...
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HIRONAKA, Heisuke
Carlo Cattani
Matematico giapponese, nato a Yamaguchi-Ken il 9 aprile 1931. Dal 1964 professore alla Columbia University e dal 1968 alla Harvard University, nel 1970 è stato insignito [...] già stato risolto da Zariski (1944) per varietà algebriche di dimensione non superiore a tre su un campo di caratteristica zero, è stato sull'idea fondamentale di H. che più è singolare una data varietà, più sottovarietà globali debbano esistere; ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] di definire, il dialettico deve stabilire se la cosa di cui parla è o non è, così come deve essere attento, alla maniera di un anatomista, alle singole 'membra' nelle quali può essere risolto ciascun vocabolo.
Così vicino ad Agricola nel rivendicare ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...