BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] di lotta del B., portato per istinto all'azione e alla violenza, ancora "ardito", dopo l'"eccidio estense" (20 dic. negativo.
Scritti principali: il Diario 1922 (Milano 1932) è utile non solo per gli avvenimenti di quell'anno ma anche per la biografia ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Norberto Bobbio
Gianfranco Pasquino
Norberto Bobbio è stato uno dei più influenti intellettuali italiani del 20° secolo. Per più di cinquant’anni, i suoi scritti sono stati oggetto di dibattiti, controversie, [...] , ma guerre giustificate e giustificabili. Riconoscono l’inevitabilità del ricorso alla violenza in alcune situazioni e il diritto alla resistenza: «Certamente, l’uomo non può rinunciare a combattere contro l’oppressione, a lottare per la libertà ...
Leggi Tutto
Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] durante i suoi quasi venticinque anni di cardinalato; anche se non si può escludere che taluni possessi gli fossero stati ceduti , che fu scacciato, e furono commessi numerosi atti di violenza. Fermo, Ascoli e Ripatransone erano in costante stato di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Achille Loria
Stefano Perri
Nell’ultimo ventennio del 19° sec. Achille Loria fu considerato uno dei più autorevoli economisti italiani e raggiunse fama internazionale. La seconda metà dell’Ottocento [...] sociali, e le mostruose sperequazioni e stridenti ingiustizie, che ne sono il fatale detrito, non sono che il prodotto di una usurpazione, nata dalla violenza e cresciuta nell’inganno, di cui è pensabile ed avverabile il completo irremissivo tramonto ...
Leggi Tutto
Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] che male: una terribile fiamma pervade il mondo; un male onnipotente, che non conosce limite nelle sue invenzioni. Che odio, che violenza tra gli uomini: tutta la violenza espressa in La passione di Giovanna d'Arco si scatena, moltiplicata, con una ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Augusto Graziani
Giorgio Gattei
Collocare Augusto Graziani nella storia del pensiero economico italiano non è agevole, perché egli non è stato un ‘grande’. È stato comunque uno dei fondatori in Italia [...] un eccesso di moneta di carta (sia statale sia di banca) non doveva finire per provocare un aumento dei prezzi senza alcun effetto sulle bisogno di espellerlo dalla vita con la violenza della persecuzione razziale?
Opere
Istituzioni di scienza ...
Leggi Tutto
CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] e tenacia contro il probabilismo e il lassismo propugnati con non minore intransigenza dalla Compagnia di Gesù. Il C. fu . Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia, denunciava con violenza le tesi, invero esagerate e frutto della moda casuistica ...
Leggi Tutto
PERTINI, Alessandro
Umberto Gentiloni Silveri
PERTINI, Alessandro (Sandro). – Nacque a San Giovanni, frazione del Comune di Stella (Savona), il 25 settembre 1896 da Alberto (1853-1908) e da Maria Muzio [...] Grande Guerra maturò una profonda avversione verso la violenza che lo caratterizzò nelle fasi successive della l’incarico a un laico, il repubblicano Ugo La Malfa, che non riuscì nel suo intento per i veti incrociati della Democrazia cristiana (DC ...
Leggi Tutto
GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Gian Galeazzo, conte di Virtù e dal 1395 duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, nacque ad Abbiategrasso, presso Milano, [...] fine del 1402 gli echi di una recrudescenza della violenza, degli scontri fra famiglie e fra fazioni giungevano ritenne opportuno richiamare un uomo di provata lealtà, per di più non inviso ai ceti milanesi. L'iniziativa del Malatesta si articolò su ...
Leggi Tutto
CAFIERO, Carlo
Pier Carlo Masini
Nacque a Barletta da Ferdinando e da Luigia Azzariti il 1º sett. 1846. La famiglia, assai facoltosa, possedeva terre e traeva redditi dal commercio dei grani. Un fratello [...] . Ma c'è nel C. un netto segno di originalità quando egli elabora una dottrina della "rivoluzione per la rivoluzione" non nel senso di una violenza gratuita e fine a se stessa, ma nel senso che la rivoluzione guadagna un risultato e un premio per il ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...