CAPOCCI (de Capoccinis, da Capucinis, Capoccini), Giovanni
Massimo Miglio
Nacque nella prima metà del sec. XV dall'autorevole famiglia romana dei Capocci. La prima notizia che abbiamo su di lui è dovuta [...] eum illudebat" (p. 45); il più tardo Platina, mentre in un primo momento ricordava la violenza di Francesco "qui ...strupum intulerat", preferiva non farne menzione in una seconda versione, e decideva definitivamente per il silenzio nella versione a ...
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LADERCHI, Francesco
Giuseppina Lupi
Nacque a Faenza il 20 ag. 1808 dal conte Pietro e dalla contessa Pazienza dei principi Porcia. Ricevuta la prima istruzione nel seminario di Faenza e nel collegio [...] causa repubblicana più con l'onestà e la legalità che con la violenza e le vendette. L'8 maggio il L., a capo del causa delle ritorsioni politiche nei suoi confronti da parte di chi non gli perdonava l'adesione alla Repubblica Romana.
Il L. morì ...
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DIEDO, Giacomo
Paolo Preto
Nato a Venezia l'11 sett. 1684 da Marcantonio ed Elisabetta Battaglia, studiò umane lettere ed eloquenza con il canonico Felice Dalla Costa, scienze e filosofia col somasco [...] di usurparle i propri" (I, pp. 2 s.). Il D. non sorvola sugli episodi tristi o cruenti del Medioevo veneziano: ricorda la morte violenta de' moderati consigli, credono di stabilire sopra la violenza il possesso di permanente grandezza" (I, p. 38 ...
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CAMINO, Rizzardo (Novello) da
Josef Riedmann
Figlio di Guecellone (VII) e di Mabilia di San Bonifacio, Rizzardo, terzo di questo nome, nacque sul finire del sec. XIII. Già prima che suo padre venisse [...] dal vescovo di Ceneda, Francesco Ramponi.
Nonostante le non sempre felici esperienze sue e del padre con gli Scaligeri frattempo le lotte tornarono a divampare di nuovo con violenza maggiore particolarmente intorno a Sacile, ma si conclusero ...
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Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760-ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] .-S. delinea una filosofia della storia nella quale il progresso non è più una possibilità inscritta nelle potenzialità umane, ma l’ la forza dell’esempio e senza ricorrere mai alla violenza. Fondata sul lavoro industriale, essa è caratterizzata dalla ...
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Israele, storia di
Elena Loewenthal
Un antichissimo nuovo Stato
Israele è un nome molto antico, citato nella Bibbia più di duemila volte. Da allora questo nome è diventato quello di tutto il popolo [...] e la guerra del Kippur, nell'ottobre del 1973.
La violenza e una pace difficile
La storia d'Israele ha riempito spesso in perenne scarsità di acqua. Il kibbuz, fattoria collettiva in cui non esiste la proprietà privata e tutti sono eguali, è stato l' ...
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BOSTICHI, Gherardo
Ingeborg Walter
Apparteneva a una nobile famiglia fiorentina (il B. viene qualificato in genere come cavaliere), proprietaria di vari palazzi nel sesto di Borgo, dei quali il più [...] 1º novembre 1300 e collega del B., impose con la violenza il dominio della fazione bianca, costringendo all'esilio i neri. sia stato l'atteggiamento del B. davanti a questi avvenimenti non è noto, né si può ricavare dalla posizione politica della sua ...
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BOCCANEGRA, Niccolò
Dino Pastine
Primogenito del capitano del popolo Guglielmo, nacque a Genova probabilmente verso il 1257. Nel 1262 seguì il padre nell'esilio in Provenza, dove si trovava ancora nel [...] balestrieri dirigendosi verso l'Elba, che saccheggiò e devastò con estrema violenza. Gli abitanti, c'he all'arrivo del B. si erano all'isola d'Elba, la fine della sua carriera. Non sembra infatti che egli abbia più avuto parte attiva nella vita ...
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ADALBERTO di Toscana
Gina Fasoli
Figlio di Bonifacio II conte di Lucca vivente a legge bavara, è documentato quale marchese di Toscana e tutor dell'isola di Corsica dall'846: come tale egli aveva il [...] accordo, invasero il Laterano, arrestarono il papa in persona, ma non vennero a capo della resistenza del clero romano, né con le il pontefice, che denunciò a tutti i principi cristiani la violenza che egli e la città avevano subito, scomunicò i ...
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BOZZUTO (Buzzuto), Giovanni (Giovannello)
Clara Gennaro
Appartenente a una nobile famiglia napoletana, nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XIV da Nicola, fratello dell'arcivescovo [...] 1423. Il De Lellis fa menzione di un privilegio - di cui però non riporta la data - concesso al B. dalla regina Giovanna II. Con esso avrebbe lesinato il cibo e le avrebbe tolto con violenza i pochi gioielli rimastile. Probabilmente fu implicato nell' ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...