ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] future nozze tra i rispettivi figli minorenni Bianchina e Federico.
Non sono del tutto chiari i motivi che avrebbero spinto E. contenuta nel capitolo 21, per cui, nel caso di violenza carnale nei confronti di una nubile, il matrimonio riparatore ...
Leggi Tutto
CANE, Facino
D. M. Bueno de Mesquita
Figlio di Emanuele Cane di Casale di Sant'Evasio - della cui vita nulla si sa e che nel 1393 era morto - dovette appartenere a uno dei rami meno ricchi dell'importante [...] in fin di vita, si aprì di nuovo la via alla violenza e alla congiura contro il duca. La mattina del 16 maggio e l'esercito necessari per imporre i suoi diritti nel ducato. Non sappiamo se la paternità di questo progetto spetti più a Filippo Maria ...
Leggi Tutto
CASTRACANI DEGLI ANTELMINELLI, Castruccio
Michele Luzzati
Figlio di Gerio di Castracane e di Puccia degli Streghi, nacque a Lucca il 29 marzo 1281, data tradizionale, ma non certa.
Apparteneva ad una [...] trasferitisi; soggiorno che fu interrotto da un episodio di violenza che avrebbe costretto il C. a tornare sul un mese dopo ratificò di fatto l'elezione, ma conferendo al C. non il titolo di duca di Pisa, cui probabilmente egli aveva aspirato, ...
Leggi Tutto
CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] Dina di cui era amico e sostenitore; non poté però essere convalidato, perché non aveva compiuto trent'anni. Solo il 3 ingerenze governative e il nuovo prefetto, che assunse toni di violenza inusitata, il C. poté così legittimare il proprio operato ...
Leggi Tutto
Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] che assegna solo a Dio il potere sulla vita umana, e non all’uomo o al suo sistema di giustizia (nel libro di Giobbe Il Nuovo Testamento va oltre e indica la via del superamento della violenza e del perdono in ogni circostanza, anche di fronte a un ...
Leggi Tutto
Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] del proprio operato di Solone, che si vanta di non aver mai ceduto alle lusinghe della tirannide sovvertitrice del tradizionale ordinamento aristocratico della πόλιϚ e generatrice di violenza. Eschilo (525-455 a.C.), esponente della generazione che ...
Leggi Tutto
CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] 3 ag. '70, in Senato, attaccò con estrema violenza la politica governativa, criticando l'arrendevolezza del generale Govone testa d'un corpo d'esercito dove la mia presenza sarà più utile che non qui" (Chiala, 1892, II, p. 149). I timori del C. si ...
Leggi Tutto
CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] fonti del tempo, puntuali registratrici di episodi di violenza anche assai meno gravi, fa dubitare della versione vichiana merito dell'ottime direttioni dell'ultime due passate campagne e di non essersi arenata l'una o l'altra guerra".
Nel 1691 ...
Leggi Tutto
BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] quegli che sarebbe successo a B. nella marca; e d'altra parte non dovette essere un danno troppo grande, perché B. teneva legati a era preoccupato, in seguito alle accuse di crudeltà e violenza portate contro B., di imporgli, all'atto dell' ...
Leggi Tutto
DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] apparentemente innescate da un episodio di violenza privata, ebbero un carattere spiccatamente anni, fino all'inizio del 1943.
Le critiche alla gestione D. erano venute non solo dagli ambienti più qualicati della cultura laica, ma dal seno del PNF, ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...