FABRIZI, Aldo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 1º nov. 1905 da Giuseppe e da Angela Petrucci, fruttivendoli in Campo de' fiori. All'indomani dell'improvvisa morte del padre, rinunciò a frequentare la [...] aveva distolto fin dall'anno precedente da qualunque altro impegno, costituendo il massimo traguardo delle sue aspirazioni di attore.
Gli spiritosi rapporti con i ragazzi del quartiere, l'umana solidarietà nei confronti dei perseguitati, l'orrore di ...
Leggi Tutto
DABORMIDA, Giuseppe
Paola Casana Testore
Nacque a Verrua Savoia (prov. di Torino) il 21 novembre del 1799, da Giovanni Battista e da Vittoria Seghini. Il padre, magistrato sotto l'antico regime, pare [...] egli svolse il compito di precettore l'11 dicembre del 1840 gli conferiva la croce di cavaliere dei SS. rispetto troppo rigido della norma statutaria secondo cui veda P. Fea, Lettere di G. D. a Massimo d'Azeglio, in Rass. nazionale, aprile 1882, pp. ...
Leggi Tutto
PARIBENI, Enrico
Gabriella Capecchi
– Nacque a Roma il 4 settembre 1911, primogenito di Roberto, archeologo, e di Francesca Cicconetti. Dopo gli studi presso l’Istituto Massimo, si iscrisse alla facoltà [...] le sue ricerche per nodi tematici, di norma partendo da documenti non vistosi o non in Enciclopedia Italiana, Appendice V, Roma 1995, s.v.; L. Beschi, E. P.: alcune linee del suo impegno di ricerca, in In memoria di E. P., a cura di G. Capecchi et al ...
Leggi Tutto
BELLEZZA, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bitonto (Bari) il 17 febbr. 1888, apprese i primi elementi di teoria musicale dal padre e iniziò giovanissimo lo studio del violino vincendo una borsa di studio [...] momento dividerà la sua attività tra il massimo teatro romano e il Colón di Buenos diresse una memorabile rappresentazione della Norma di Bellini, che non nel luglio dello stesso anno, dopo la prima del 1914, e infine, al Metropolitan, la trionfale ...
Leggi Tutto
PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] quel novo, contrario alla norma letteraria ma in linea al modello fiorentino. Di massimo rilievo, inoltre, la ricchezza . Ottanelli, C. Rosati, F. Tempesti); In onore di P. P., Atti del convegno di studi… 2002, a cura di A. Ottanelli - C.O. Gori ...
Leggi Tutto
CARUEL, Teodoro
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque il 27 giugno 1830 a Chandernagor, presso Calcutta, nel Bengala, da Constant, francese, e da Josephine Hume, inglese. Giunse con la famiglia, appena [...] altre, per formare uno dei più grandi erbari del mondo, l'erbario centrale di Firenze, oggi italiano che il C. riordinò sulla norma della Synonimia botanica di Pfeiffer. Volle ; egli comunque intendeva dare il massimo splendore all'orto di più antica ...
Leggi Tutto
Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] d'oro a Berlino nel 1991 per La casa del sorriso.
Dopo i primi tentativi, falliti, di perché un palloncino risulti gonfiato al massimo senza scoppiare) che lo porterà al ingestione di cibo, lo sfondamento della norma corporale. Un tema, quello dell' ...
Leggi Tutto
PATANE, Giuseppe
Giuseppe Rossi
PATANÈ, Giuseppe. – Nacque a Napoli il 1° gennaio 1932, primogenito di Franco (1908-1968), rinomato direttore d’orchestra, e Giulia Caravaglios, appartenente a una famiglia [...] Massimo di Palermo. Nel 1973 debuttò con La forza del destino al Covent Garden di Londra, dove fece ritorno per altre otto produzioni fino al 1987, mentre nel 1974 diresse un’acclamata edizione di Norma di Vincenzo Bellini alle Chorégies d’Orange ...
Leggi Tutto
CAPOZZI, Alberto
Sisto Sallusti
Nato a Genova l'8 luglio 1886 da Pietro e da Emanuela Cansa, in una ricca famiglia di armatori, era dapprima entrato in seminario. Intrapresa successivamente la carriera [...] di cortometraggi della "fase artigianale" del nascente cinema italiano, per i quali, a norma di contratto, egli sceglieva e sceneggiava borghese, le lettrici del romanzo di O. Feuillet che, per la prima volta, vedevano Massimo Odiot impersonato sullo ...
Leggi Tutto
Giurista (Praga 1881 - Berkeley, California, 1973). È stato il massimo esponente del normativismo giuridico, cioè di quell’indirizzo metodologico che riduce tutto il diritto a norma. Laureatosi a Vienna [...] è una costruzione piramidale al cui vertice si pone la «norma fondamentale», che non viene posta, ma solo presupposta. Sul queste sue idee nel testo della Costituzione austriaca del 1920, alla cui redazione collaborò attivamente. Fu anche ...
Leggi Tutto
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tenuita del fatto
tenuità del fatto loc. s.le f. Nell'àmbito della giustizia penale, caratteristica di un fatto scarsamente offensivo, commesso o provocato occasionalmente, che produce pericoli o danni lievi e pertanto può determinare l'improcedibilità...