GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] nomina e il connesso stipendio di redattore del Gran Consiglio della Repubblica. Ma dieci giorni della precedente norma costituzionale che concedeva grado minimo; Portare l'utilità al grado massimo; Produrre con forze addizionali ciò che sarebbe ...
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GALANTE GARRONE, Alessandro
Paolo Borgna
Gli anni della formazione, la famiglia, l'interventismo democratico
Nacque a Vercelli il 1° ottobre 1909, secondogenito di Luigi Galante e di Margherita Garrone.
Insieme [...] tradizione, Galante Garrone cercò, con tenacia, di limitare al massimo gli effetti nefasti delle leggi razziali del novembre 1938, in particolare contestando l’applicabilità della norma che affidava a una circolare ministeriale, anziché ai giudici ...
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DABORMIDA, Giuseppe
Paola Casana Testore
Nacque a Verrua Savoia (prov. di Torino) il 21 novembre del 1799, da Giovanni Battista e da Vittoria Seghini. Il padre, magistrato sotto l'antico regime, pare [...] egli svolse il compito di precettore l'11 dicembre del 1840 gli conferiva la croce di cavaliere dei SS. rispetto troppo rigido della norma statutaria secondo cui veda P. Fea, Lettere di G. D. a Massimo d'Azeglio, in Rass. nazionale, aprile 1882, pp. ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] proprietari, ed in ciò la norma assumeva una portata rivoluzionaria, Pavia il loro massacro fu uno dei primi atti del regno del suo successore, Teia.
Tra la clemenza e l Cassio, e perciò lo teneva nel massimo spregio. Già ricordammo le uccisioni dei ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] e di alto tradimento venivano di norma puniti con la morte), ma non valse - come del resto aveva ben previsto il B. cui sembrava sul punto di raggiungere il massimodel successo, che la carriera politica del B. venne brutalmente interrotta. Quando, ...
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DOLFIN, Francesco
Piero Scarpa
Appartenente alla nobile famiglia veneziana, era figlio di Giovanni (Zuanne) del fu Gregorio del fu Dolfin. Ignoriamo la data della sua nascita, che solo in via presuntiva [...] del secondo, sui territori a meridione del Quieto. Il capitano del "Paisanatico", il cui mandato durava un anno, ricopriva di norma che venissero allontanati tutti gli elementi infidi, massime se originari del territorio o della città di Ferrara. ...
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FORTEGUERRA, Bartolomeo
Giorgio Tori
Nato a Lucca precedentemente all'anno 1344, era figlio di Giovanni, detto Vanni di Iacopo. Non si conoscono fonti che ci forniscano notizie sulla sua giovinezza. [...] settembre-ottobre fu poi eletto al massimo organo collegiale della Repubblica, l'Anzianato, del quale fece parte con notevole frequenza alla figura ed alla autorevolezza del F., perché gli "arroti" venivano scelti di norma tra i giovani e le ...
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PEREZ, Francesco Paolo
Elena Gaetana Faraci
PEREZ, Francesco Paolo. – Nacque a Palermo il 19 marzo 1812 da Bartolomeo e da Antonina dei baroni Iannelli di Caccamo.
Il padre era un alto funzionario dell’amministrazione [...] Romagnosi, in cui pubblicò il saggio Idea del perfetto civile riguardata come norma della statistica (V (1840), pp. 140 ammodernamento della città tramite il completamento del Teatro Massimo e il prolungamento del viale della Libertà.
Costituitosi il ...
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DE CORNÈ, Raffaele
Andrea Giuntini
Mario Barsali
Nacque a Capua (prov. di Caserta) il 9 apr. 1852 da Michele, generale borbonico che firmerà la resa della città di Capua nel 1860, e da Amalia Carrelli.
Diplomatosi [...] obiettivi militari); l'azienda ferroviaria spinse al massimo l'utilizzazione del parco veicoli (che fu accresciuto nel numero, derogando dalla norma che prevedeva le loro dimissioni automatiche, fu bloccato dal De Vito. La bellicosità del movimento ...
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PAPINO, Girolamo
Laura Turchi
– Nacque a Lodi nell’ultimo decennio del XV secolo.
Entrato nell’Ordine dei predicatori, fu accettato come studente dello Studio bolognese di S. Domenico nel 1516, all’epoca [...] di massimo prestigio dell’istituzione. Lì fu maestro degli studi gli inquisitori non esercitavano di norma la loro giurisdizione, a meno di Ferrara sui documenti dell’Archivio Estense, del Mediceo, del Gonzaga e dell’Archivio secreto Vaticano, II, ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tenuita del fatto
tenuità del fatto loc. s.le f. Nell'àmbito della giustizia penale, caratteristica di un fatto scarsamente offensivo, commesso o provocato occasionalmente, che produce pericoli o danni lievi e pertanto può determinare l'improcedibilità...