COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] nervate si collega ingegnosamente a un sistema di colonne e di lesene desunto da monumenti tardoantichi (Pistilli, 1991). Di norma la pratica di lavoro dei C. si limitava all'allestimento di colonne e capitelli o degli elementi decorativi realizzati ...
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PIVIALE
A. Lauria
Sopravveste liturgica di forma semicircolare, lunga quasi sino ai piedi, aperta nella parte anteriore e corredata all'altezza del petto da un fermaglio (pectorale), spesso preziosamente [...] del secolo successivo i cantori dismisero la pianeta, il cui uso rimase riservato alle celebrazioni della messa, indossando di norma la cappa festiva in occasione di funzioni al di fuori della messa stessa, specialmente nell'incensazione, nelle lodi ...
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BARBERINI, Francesco
E. Bassan
Cardinale della Curia romana, nato a Firenze il 23 settembre 1597 e morto a Roma il 10 dicembre 1679, figura di rilievo nel panorama politico e culturale del Seicento, [...] XIII (1572-1585) con una dipinta raffigurante Gregorio I (Ladner, 1941-1984, I, p. 62; Matthiae, 1948, pp. 10-13).Di norma l'azione di B. mirava dunque a una restituzione il più possibile fedele dell'iconografia originaria, ma il metodo seguito negli ...
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BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] fondazioni di Benedettini o di Canonici di s. Agostino dell'area austriacobavarese. Gli Ordini mendicanti, diversamente da quanto di norma si suppone, non dovettero dunque prender parte alla nascita e allo sviluppo delle B. dei poveri. Questi primi ...
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Vedi MARZABOTTO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARZABOTTO
P. E. Arias
G. A. Mansuelli
Città etrusca situata nella zona subappenninica tosco-emiliana, (media valle del Reno), della quale non si hanno [...] L'orientazione di tutti i monumenti è rigorosamente stabilita con le fronti a s; il solo avanzo che diverge da questa norma, il lungo muro del cosiddetto Tempio E, non era quasi certamente altro che un sostegno di terrazzamento con contrafforti. Gli ...
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FORZETTA, Oliviero
L. Gargan
Uomo d'affari trevigiano (1300 ca.-1373), documentato, attraverso una nota autografa del 1335 (Gargan, 1978) pubblicata alla fine del sec. 18° dal canonico Rambaldo Avogaro [...] , che si può definire già di tipo umanistico. Scarne sono infatti le sezioni che nelle biblioteche medievali erano di norma le meglio fornite (Sacre Scritture, Padri della Chiesa, opere giuridiche e scientifiche), mentre figuravano in numero ...
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Aer
A. Tschilingirov
Telo ricamato usato nel rito ortodosso, destinato a coprire il calice eucaristico e la patena durante l'offertorio. Il termine, che deriva dal gr. ἀέϱ e nella sua traduzione letterale [...] Vergine, accompagnate da iscrizioni che riportano solitamente citazioni da testi liturgici. Anche la lavorazione è estremamente differenziata, di norma comunque molto complessa e con largo uso di materiali preziosi, come fili d'oro e d'argento, perle ...
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SPAETANTIKE
R. Bianchi Bandinelli
Il termine Spätantike fu introdotto nella letteratura archeologica e storico-artistica quale estensione del termine Spätrömisch, cioè tardo-romano, consueto, alla fine [...] qualità più tipiche: la concezione naturalistica dalla quale consegue il rispetto per l'organica connessione delle forme; la norma di proporzioni corrette tra le varie parti anatomiche delle figure e delle figure tra loro; il libero immergersi delle ...
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HAłBAT
P. Cuneo
Grande complesso monastico dell'Armenia settentrionale, situato sulle pendici del colle che domina il villaggio omonimo, nella valle del fiume Debed.H., fondato nella seconda metà del [...] da una lanterna a sua volta poggiante su un analogo dispositivo. Tale sistema, non raro in Armenia, ma adottato di norma per grandi spazi monumentali, si ritrova pure, nello stesso complesso di H., nella biblioteca (1258-1268) e, ripetuto due volte ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] le torri sostituirono spesso gli ambienti principali di ricevimento. Dal V secolo la presenza di una torre centrale divenne la norma nella maggior parte delle più importanti ville, come a Nador (Algeria), Tabarca (Tunisia) e San Vincenzo al Volturno ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
normando
s. m. [dal fr. normande, femm. sostantivato dell’agg. normand «normanno»]. – Carattere tipografico con asta molto piena, ma con forte chiaroscuro e grazie sottilissime, usato per titoli e sim.; è detto anche normanno.