FREGIO
H. Kähler
In architettura si intende per f. una zona decorativa con andamento prevalentemente orizzontale; in particolar modo nella trabeazione degli ordini classici la parte fra architrave e [...] di qualsiasi funzione e sarebbe perciò senza senso un f. in questa successione di elementi della trabeazione, che rappresentò la norma per gli edifici arcaici e classici dell'ordine ionico fino all'ellenismo. Di conseguenza il f. manca, anche se più ...
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GUGLIELMO
R. Serra
Scultore e architetto attivo a Pisa nel penultimo quarto del 12° secolo.Il nome e l'opera di G. sono attestati da due iscrizioni: quella che ricordava la sua sepoltura alla base della [...] (Baracchini, Filieri, 1992a, p. 111) -, può spiegarsi con la volontà, e la necessità, di trasferire nel pulpito quanto di norma si affidava ai cicli pittorici murali, svolti in riquadri a fasce sovrapposte, secondo un ordito che i mosaici e gli ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] più vicine alla nobiltà distintasi nella battaglia di Cuma.
È questo il primo segno di quella che sarà in seguito norma comune del periodo imperiale e cioè il carattere di ricompensa militare, assunto dal diritto militare, di portare l'anello ...
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CHIESA
G. Arnaldi
Quando Gesù (Mt. 16, 18) disse a Simone figlio di Giona: "Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam", dichiarò solennemente [...] e ordinato svolgimento della vita della comunità monastica, presieduta da un abate, che risiede stabilmente fra quelle mura. Di norma, le c. abbaziali e in genere quelle monastiche non avevano cura d'anima, indipendentemente dal fatto che fossero ...
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CASORATI, Felice
Giuseppe Marchiori
Figlio di Francesco, ufficiale dell'esercito, e di Carolina Borgarels, nacque a Novara il 4 dic. 1883. Dotato di un'acuta e vasta intelligenza e di multiformi interessi [...] à joujoux di Debussy nel 1936. Creò i bozzetti per l'Orfeo di Monteverdi (Roma, teatro dell'Opera) nel 1934;per la Norma di Bellini, di cui fu anche regista, nel 1936(Firenze, Maggio musicale) e 1937(teatro Nazionale di Varsavia e Opéra di Parigi ...
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MACRINO d'Alba (Gian Giacomo de Alladio)
Francesco Sorce
Nacque ad Alba, come attesta l'iscrizione nella pala da lui eseguita per l'abbazia di Lucedio, intorno al 1465-70, verosimilmente dal notaio albese [...] Elia (o, forse, Leone), rivolto in preghiera verso s. Francesco. La difformità esecutiva tra i pannelli ha fatto pensare di norma a un ampio concorso della bottega; mentre l'autografia di M. sarebbe riscontrabile nella scena delle stimmate.
L'anno ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] , vi fu una vasta produzione di a. erede di quella classica, soprattutto in vetro e per uso comune. Queste, di norma a fondo piatto per essere poggiate sulle tavole da pranzo, e quindi senza anelli, erano spesso di dimensioni più allungate rispetto ...
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FAMAGOSTA
P. Cuneo
(gr. ᾽ΑμμόχωστοϚ; turco Mağusa; Famagusta nei docc. medievali )
Città sulla costa orientale di Cipro, il cui porto, naturalmente ben difeso, si trovava in posizione strategica lungo [...] e completamente ricoperte di affreschi, oggi quasi del tutto scomparsi.Le numerose chiese minori, tutte del sec. 14°, adottarono di norma la pianta a navata unica suddivisa in due o tre campate, con contrafforti esterni a sostegno delle crociere e ...
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GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] schematizzazione il debito con Vignola e Scamozzi (cc. 17v-33r). Il G. però va oltre. Quale garante della norma classicista può permettersi l'intrusione di fantasiosi ornamenti che arricchiscono il capitello stesso. Arriva al punto di giustificarne l ...
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LUPOTTI (Lupoto, de Lupotis, de Durio), Bartolomeo (Bartholomaeus de Grignasco, de Novaria)
Arnaldo Ganda
Nacque probabilmente a Grignasco, nel Novarese, nel primo ventennio del XV secolo. Il padre [...] dare luogo a sicure identificazioni" (Pistarino, p. XLVI). Inoltre "per quanto riguarda le iniziali a inchiostro colorato, che di norma s'incontrano in quei volumi, e le meno frequenti miniature, è possibile che in qualche caso almeno, la paternità ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
normando
s. m. [dal fr. normande, femm. sostantivato dell’agg. normand «normanno»]. – Carattere tipografico con asta molto piena, ma con forte chiaroscuro e grazie sottilissime, usato per titoli e sim.; è detto anche normanno.