CANE, Facino
D. M. Bueno de Mesquita
Figlio di Emanuele Cane di Casale di Sant'Evasio - della cui vita nulla si sa e che nel 1393 era morto - dovette appartenere a uno dei rami meno ricchi dell'importante [...] debito verso di lui: il 28 ottobre, pertanto, il C. ricevette Valenza, Montecastello e Breme in pegno per il delle compagnie di ventura, II, Torino 1845, pp. 218-226, 347-353; S. Romanin, Storia documentata di Venezia, IV, Venezia 1855, p. 57 nota 4; ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] Eugenia, poi nota poetessa con lo pseudonimo di "Sfinge", di nuovo dimissionario, con parole di stima, grazie all'intervento di alcuni deputati lombardi favorevoli ad una politica aperta verso il nuovo governo. Il gesto apparve un "pegno" di ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] più della semplice conquista di un pegno per rendere docile il papa. I provvedimenti di E. VI indussero infatti di continuità con il passato, poiché Costanza si valeva dell'esperienza di numerosi notaidi Tancredi.
Ulterori disposizioni di ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] carestia per cui - nota il Sanuto - "se non era il miglio, si tiene che molti sarebbon morti di fame". Seguì il terremoto Paleologo: questi, come pegnodi un prestito ricevuto di 20.000 ducati, cedette loro l'isola di Tenedo per la durata ...
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Giovanni XXIII, antipapa
François-Charles Uginet
Baldassare Cossa, figlio di Giovanni e di Ciocciola Barile, nacque, probabilmente a Napoli, intorno al 1360/1365. La famiglia del padre, insignito del [...] pontefice era tuttavia così nota ai contemporanei che Cossa fu sospettato di averlo fatto avvelenare ( di Sforza Attendolo: come pegnodi questi pagamenti Firenze avrebbe ricevuto un certo numero di roccaforti dello Stato pontificio. In cambio di ...
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MALASPINA, Spinetta (Spinetta il Grande di Fosdinovo)
Franca Ragone
Membro di spicco della stirpe feudale della Val di Magra, le cui origini si fanno risalire alla frammentazione del ceppo obertengo [...] i 4000 fiorini mutuati nel 1349 al vescovo di Trento da cui riceveva in pegno alcune terre, se è vero che nel disposizioni degne dinota la fondazione di un ospedale a Verrucola Bosi e quella di un ospizio per nobili decaduti presso la chiesa di S. ...
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ANTONINI, Giacomo
Teodolfo Tessari
Nacque in Prato Sesia presso Romagnano, il 29 ott. 1792, da Giovanni, notaio, e da Francesca Bozzi di Crevalcuore. Entrato a 15 anni nel Collegio militare di Pavia [...] la tecnica, idonea a corpi franchi e a lui ben nota, dell'attacco di truppe leggere ai convogli, attacco arrestato solo dalla caduta dell'A 'arto alla Legione, pegnodi guerra ad oltranza.
Mantenne il comando di Venezia, occupandosi specialmente dell ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] da Virio Nicomaco Flaviano) sarebbe stata pegno della sua purificazione dal sangue versato160.
Ambrogio .
53 Cfr. A. Giuliano, L’arco di Costantino, Milano 1955, nota 54; P. Liverani, L’arco di Costantino, in Costantino il Grande. La civiltà ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] , significava dover trovare una magistratura competente. È degno dinota che Costantino non solo riconobbe la manumissio in ecclesia, schiavi aratori o animali da traino come pegno in cambio di tasse arretrate, «perché in questo modo verrebbe ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] e Narsete, in Atti e Mem. della R. Deput. di St. Patria per le prov. di Romagna, s. 3, 11 C884), pp. 35-70; B. Feliciangeli, Una opinione poco nota intorno al luogo della cosidetta battaglia di Tagina, in Nuova rivista misena, VII (1895); Th. Hodgkin ...
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pegno
pégno s. m. [lat. pĭgnus pĭgnŏris] (pl. -i, ant. le pégnora). – 1. a. Nel linguaggio giur., diritto reale di garanzia che ha per oggetto beni mobili o complessi di beni mobili, crediti o altri diritti aventi per oggetto beni mobili;...
nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...